lunedì 31 maggio 2010

30/05/10 - PARCO DEL TICINO - DA VIZZOLA A GOLASECCA (DI GIORNO)

Dopo l'esperienza in notturna ho voluto ripetere e completare il giro interretto a causa dell'allagamento del sentiero da parte del fiume ingrossato dalle recenti piogge. Siccome avevo degli impegni inderogabili non sono andato ad ALA DI STURA con gli altri ma ho preferito approfondire l'esplorazione dei sentieri lungo il Ticino. Armato con il mio inseparabile GARMIN e scaricata la traccia GPS del luogo sono partito inserendomi nel tracciato in corrispondenza delle chiuse del canale scolmatore.

Da li in poi è stato tutto semplice, anche il tratto incriminato è stato superato facimente mentre mi ha impressionato la boscaglia che quel giovedi notte ci ha ostacolato nel trovare il sentiero che era lì a pochi metri da noi. Anche dopo Castelnovate ho capito l'errore che abbiamo fatto risalendo la costa troppo in anticipo, dovevamo continuare lungo l'argine fino a trovare la rampa con i gradini in legno che ci riportava a quota Naviglio Grande.


Di cartelli indicatori ce ne sono tanti ma ogni tanto mi fiondavo dentro a sentierini che alla fine ti riportavano sul sentiero principale fino ad arrivare alle chiuse del Villoresi.



Il rientro a Vizzola l'ho fatto sull'alzaia.


Ora tutto mi è chiaro !!!

clicca sul titolo per vedere la galleria fotografica !!!

venerdì 28 maggio 2010

27/05/10 - NOTTURNA DAL PONTE DI OLEGGIO A VIZZOLA

Terza uscita in notturna nel parco del Ticino nell'esplorazione dei sentieri lungo l'argine del fiume.
Questa volta abbiamo scelto il tratto dal ponte di Oleggio fino a Vizzola.
Il tracciato GPS l'avevo preparato modificando a ritroso quello della GRANFONDO DI VIZZOLA, gara che abbiamo fatto il primo di maggio.

Nel giro di 27 giorni la vegetazione è cambiata notevolmente, una boscaglia fittissima ma con il GPS era difficile sbagliare percorso.
Parcheggiate le auto siamo partiti di buon pedale lungo l'argine del fiume Azzurro che ha causa delle pioggie era abbastanza gonfio.

Il tratto fino al canale scolmatore è una carrareccia larga, ogni tanto qualche pozzanghera e una leggera nebbiolina che sa di spettrale.
Attraversato il canale scolmatore attraverso delle strette passerelle ci siamo infilati nel sentiero della gara di mtb, molto bello specialmente il tratto sabbioso, molto tortuoso ma pedalabilissimo.
Man mano che procediamo la boscaglia diventa sempre più fitta e ad un certo tratto il sentiero sparisce sommerso dall'acqua. Incredulità e sgomento provo a cercare la traccia invano ma la palude e Kaimani mi convincono a trovare una alternativa. Di sentieri ce ne sono tanti ma quello che infiliamo più vicino alla traccia finisce in una boscaglia vietnamita, impossibile procedere anche se la traccia è li, a video è così vicina, mannaggia.

Si ritorna indietro e altro sentiero ci porta a Castelnovate paesino bellissimo in mezzo al nulla.
Ritrovo la traccia e convinco i miei "amici" a seguirmi, riconosco dei particolari che mi convincono di continuare tanto siamo vicino al punto di arrivo sull'alzaia del Naviglio Grande.
Facciamo un salitone a spinta e prendiamo un sentiero che però sparisce in mezzo alla vegetazione che è foltissima.




Si ritorna in dietro a Castelnovate e da li l'alzaia del Naviglio fino a tornare al ponte di Oleggio.
Giro quasi completo, ora manca il pezzo da Vizzola a Sesto Calende e poi possiamo fare la PONTEVECCHIO-SESTO CALENDE

alla prossima notturna

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mercoledì 26 maggio 2010

22/05/10 - ALA DI STURA (TO) PERCORSO DELLA SUPERENDURO

Sabato siamo andati a provare il percorso della SUPERENDURO ad ALA DI STURA (To) in una conca bellissima delle Alpi torinesi Dall'uscita di Venaria della tangeziale di Torino c'è ancora un bel pezzettino di strada ma il paesaggio è talmente bello che non ti accorgi di fare tanti chilometri Ho misurato il muro di cinta della tenuta "LA MANDRIA" che corre parallela alla strada, ebbene ci sono ben 10 km ininterrotti.
Arrivati ad Ala abbiamo scaricato le bici e ci siamo fiondati alla seggiovia per provare le due prove speciali con risalita meccanizzata.

Le prove speciali sono molto impegnative con un tratto abbastanza tecnico dove oltre al ripido della montagna devi fare attenzione agli spuntoni di roccia e ai tratti esposti che puntualmente l'organizzazione ha provveduto a mettere delle reti. L'ultimo pezzo delle due prove speciali è veramente tossico ma molto divertente, bisogna provare il percorso diverse volte per poi scendere con un minimo di sicurezza. Le prove speciali dove per arrivarci si pedala sono di facile arrivo specialmente la prima mentre quella che sale al pian Attia bisogno affrontarla con cautela perchè molto ripida (è una strada consortile) Questa discesa è impegnativa in un sentierino stretto in costa con due tratti impegnativi (almeno per me) La priva speciale PS1 invece è la più semplice sia per arrivarci che per scendere. Morale: ne vale la pena è molto bella





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lunedì 24 maggio 2010

BOSCHILONGA 2010 - CIRCUITO DEI PARCHI - SIAMO ANCORA SESTI

Dopo la prova di Uboldo (Boschilonga) il team ha rafforzato la sua posizione (per ora siamo sempre sesti) anche sei i primi 5 team davanti sono oramai irrangiugibili, abbiamo un distacco di 23 punti da quello che ci precede.
Oramai il Circuito dei Parchi è una gara a due tra MTB EVALOON e MTB SKORPIONI arrivati in massa a Uboldo (solo loro occupavano tutti i tavoli del pasta party :-) :-) )
Staremo a vedere, il tempo è sempre galantuomo e tutto può succedere
grazie a tutti quelli che hanno partecipato fin qui con i colori del MINIMOIMPATTO

venerdì 21 maggio 2010

19/05/10 - 2ª NOTTURNA - BERNATE TICINO - TURBIGO

Seconda uscita infrasettimanale notturna nel parco del Ticino e questa volta ci siamo ritrovati a Bernate Ticino, splendido borgo sulle sponde del naviglio Grande.

Finalmente una settima di tregua dalla pioggia e anche se il Ticino è bello ingrossato, i sentieri sono belli asciutti, si quanche pozzanghera c'è ma la si può tranquillamente aggirare.

Rispetto alla volta scorsa siamo in meno forse scoraggiati appunti dalla presenza del fango.

Si parte lungo l'alzaia del Naviglio fino a Cuggiono in quanto il primo tratto di sentiero è basso ed è invaso dall'acqua ma il resto del percorso è completamente agibile.

Arriviamo al ponte tibetano in corrispondenza al "pub i tre salti" divertente quanto inutile struttura che attraversa una parte del greto del Ticino in corrispondenza ad un canale scolmatore.

Inutile in quanto collega due zone già servite da ponti esistenti comunque è sempre "un'attrazione turistica", mettiamola così

Turbigo di notte ha un fascino antico rovinato dalle ciminiere della centrale a gasolio dell'Enel e nell'aria si sente l'odore dell'idrocarburo.

Ci incamminiamo sulla strada del ritorno percorrendo una parte di alzaia per poi rifiondarci nel bosco.

La prossima uscita sarà dal ponte di Oleggio fino a Vizzola Ticino

L'obbiettivo è quello di organizzare una notturna con partenza da Pontevecchio ed arrviare fino a Sesto Calende tutto lungo il Ticino percorrendo il più possibile i vari sentieri.

staremo a vedere... per ora guardatevi un pò di foto cliccando sul titolo !!!

corridoio ecologico


il ponte non ecologico

Super mao

giovedì 20 maggio 2010

24ORE DI FINALE, ARRIVIAMO


Siamo quasi pronti, io e Turbo, per partire alla volta di Finale Ligure, lasceremo a malincuore il resto del team a battagliare alla Boschilonga, l'anno prossimo non mancheremo però!!!

TELLARINEN & THE UTAH, MOAB


Michele è appena tornato dalla mecca della mtb, ecco le sue bellissime foto, ha incontrato pure il Tony ma non la bellissima moglie, peccato!

JAYNE MANSFIELD




All'apice della carriera, verso la fine degli anni Cinquanta, Jayne Mansfield iniziò ad attirare su di sé molta pubblicità negativa per la sua tendenza a mostrare il seno in una serie di "incidenti" apparentemente fortuiti e in realtà attentamente studiati a uso dei fotografi e a scopo pubblicitario.

È rimasto famoso lo scatto che la ritrae accanto a Sophia Loren in una cena in onore dell'attrice italiana nell'aprile 1957: la Loren, perplessa, guarda di sottecchi con un certo disprezzo l'attrice statunitense seduta accanto a lei che, sporgendosi verso il fotografo, mostra "inavvertitamente" un capezzolo. I media condannarono all'unanimità questo comportamento.

09/05/10 - MOLINI DI TRIORA (IM) - IL PAESE DELLE LUMACHE

Siamo andati a provare il percorso della gara di SUPERENDURO di MOLINI DI TRIORA nell'entroterra di Arma di Taggia vicino a Sanremo e precisamente nella valle Argentina.

E' un pò lontanuccio da noi ma il posto merita tantissimo sia per i sentieri che per le persone del posto che sono molto cordiali e gentili.

E' il paese delle lumache (che sono ottime, provare per credere) ma vi assicuro che il ragazzo che ci ha accompagnato per i sentieri scendeva veloce come una lepre.

Appena partiti ecco un cartello inquietante...


...niente paura, è solo il cartello di segnalazione della gara che si deve svolgere il prossimo weekend
Qui le lumache sono venerate e mangiate specialmente in umido con la polenta

A fine giro ecco le due belve senior e junior a confronto


clicca sul titolo per vedere le foto !!!



mercoledì 19 maggio 2010

12 ORE MTB DI MENDRISIO - QUANDO GLI SVIZZERI SONO SEMPRE AVANTI

Ho provato diverse volte coinvolgere alla 24 ore di Cremona il nostro uomo grigio ovvero il GRIS e tutte le volte mi rispondeva:"io faccio solo la 24 ore di Mendrisio".
Svizzero gli dico io, allora vado ad informarmi su questa gara di endurance a cui abbiamo già partecipato diverse volte, prima come MONTEREKKIA e poi come MINIMOIMPATTO.
Sapevamo che si svolgeva nel parco dell'ospedale psichiatrico.
Spinto dalla curiosità sono andato a vedere il sito della 24 ore di Mendrisio e ho scoperto una nuova idea di gare di endurance direi innovativa e "moderna" con l'uso di GPS alla scoperta del territorio.
copio e incollo il regolamento tutto da leggere:

12 ore di Mendrisio 2010
Nuovo concetto:
La formula attuale ha avuto un grande successo ed è stata copiata ormai da diversi altri organizzatori.
E’ giunto il momento di introdurre qualche cosa d’innovativo che possa stimolare i partecipanti ma anche il gruppo che organizza con grande impegno e passione questa manifestazione.
Si è pensato di studiare una nuova formula che possa rendere l’esperienza per tutti unica ed indimenticabile.
La gara di Mountain Bike:
La nuova idea è proporre una manifestazione della durata di 12 ore, non più un’unica e continua prova dove vince chi compie il maggior numero di giri, bensì più prove a punti con vincitore la squadra che avrà totalizzato il maggior punteggio. Ne guadagna lo spettacolo in quanto il risultato finale non sarà più scontato come fin’ora, ma si dovrà attendere il computo finale dei punti per decretare il vincitore.
Informazioni generali:
1. Il Comitato della 24 ore di Mendrisio (VC Mendrisio, SFG Mendrisio e Omnia Sport) organizza una gara popolare MTB di Club a squadre, aperta a tutti indistintamente
2. Ritrovo, ritiro numeri : sabato 28 agosto dalle ore 08:30 a Mendrisio, Piazzale alla Valle
3. Percorso : Nel Nucleo di Mendrisio alla scoperta del Mendrisiotto
4. Categorie : Possono partecipare corridori tesserati o popolari, senza nessuna distinzione di sesso o di *età. Le categorie sono le seguenti :
 Extrem No Limits, 2 corridori
 No Limits, 4-6 corridori
 Fun Team, 8-12 corridori
*Età minima di partecipazione: 12 anni (1998)
5. Orari Partenza e Arrivo: dalle 11:00 alle 23:00 (vedi dettagli nel regolamento)
6. Iscrizioni : Comitato 24 ore di Mendrisio, c/o Andrea Bellati, Via G. Lanz 1, 6850 Mendrisio oppure tramite internet su www.24ore.ch . Per ragioni organizzative le iscrizioni vanno inoltrate entro e non oltre il 20 agosto 2010. Iscrizioni sul posto sono accettate solamente se non sarà raggiunto il numero massimo di 50 squadre suddivise tra le 3 categorie. Per informazioni consultare l’elenco iscritti su www.24ore.ch
7. Informazioni : www.24ore.ch , info@24ore.ch oppure +41-91-646 11 83
8. Tassa d’iscrizione per persona:
 Entro il 30.06.2010: CHF 45.--
 Entro il 30.07.2010: CHF 50.--
 Entro il 25.08.2010: CHF 55.--
 Iscrizioni sul posto: CHF 60.--
La tassa d’iscrizione comprende il premio ricordo, buoni pasto ed il rifornimento di bevande in corsa
9. Pagamento: ccp 69-7191-8 Banca Raiffeisen, 6850 Mendrisio a favore conto 24 ore di
Mendrisio, 6850 Mendrisio conto 24006.04 / 80340, IBAN CH96 8034 0000 0024 00604/CHF
10. Bicicletta e Casco : Bicicletta in buono stato con freni e cambio funzionanti. Il casco è obbligatorio per tutti i partecipanti durante tutte le prove
11. Premi : Trofeo alle prime 3 squadre di ogni categoria + premio ricordo ad ogni partecipante. Premi a sorteggio tra tutti i partecipanti.
12. Posteggi : Segnalati sul posto, ancora da definire
13. Spogliatoi e docce : Palestra di Via Vela, ancora da confermare
14. Assicurazione: la manifestazione è coperta da un’assicurazione RC per danni verso terzi. L’organizzazione declina ogni responsabilità per infortuni avvenuti prima, durante e dopo la gara. Ogni partecipante che non ha una copertura infortuni in Svizzera partecipa a suo rischio e pericolo e si assume integralmente tutte le spese inerenti al suo infortunio
15. La gara ha luogo con qualsiasi tempo. In caso di condizioni meteorologiche sfavorevoli l’organizzatore si riserva il diritto di modificare la durata della competizione
Regolamento:
1. La 12 ore di Mendrisio è una gara di Mountain Bike a squadre suddivisa in 3 prove: 2 non competitive ed 1 competitiva di 4 ore in circuito
2. Verrà assegnato un punteggio in base ad obbiettivi raggiunti (1° e 2° prova) ed in base alla posizione in classifica (3° prova)
3. Vincitrice sarà decretata la squadra con il maggior numero di punti. In caso di parità di punteggio, farà stato il piazzamento nella 3° prova
4. Svolgimento 1° e 2° prova:
a. L’organizzatore indica i tracciati che possono essere percorsi dalle squadre ed i limiti di tempo entro i quali possono essere portati a termine
b. Ogni tracciato deve essere percorso da almeno 2 partecipanti per squadra. Altri partecipanti dello stesso team potranno aggiungersi al gruppo per acquisire un numero maggiore di punti conquistati. I punti verranno assegnati in questo caso non oltre il minimo di partecipanti della propria categoria: categoria Fun Team (8-12 partecipanti) potranno prendere punti al massimo 8 concorrenti, mentre per la categoria No Limits (4-6 parteciapanti) 4 concorrenti. Questo serve a non svantaggiare i team che hanno meno di 12 rispettivamente 6 partecipanti iscritti nelle relative categorie
c. Ogni team riceve un registratore satellitare GPS il quale servirà all’organizzatore per verificare se il team ha realmente percorso il tracciato indicato sulla cartina distribuita alla partenza
d. Sul percorso ci saranno dei punti di controllo supplementari dove i partecipanti dovranno timbrare una scheda personale (tipo corsa d’orientamento) per certificare che tutti i componenti della squadra hanno effettuato per intero il percorso
e. I percorsi sono tutti marcati con la segnaletica ufficiale dei sentieri di MTB svizzeri
f. I partecipanti devono obbligatoriamente rispettare il codice della strada
g. Le squadre non sono obbligate a prendere parte o portare a termine tutte le prove. La non partecipazione ad una prova non compromette la possibilità di figurare nella
 
classifica finale, ma semplicemente non verranno attribuiti punti per la classifica finale
h. Nella 2° prova le squadre possono decidere se effettuare un percorso unico impegnativo ( Itinerario 353 – Valle di Muggio) che attribuisce il massimo dei punti oppure a scelta l’Itinerario 351 e/o l’Itinerario 352 (vedi descrizione nel dettaglio delle prove) che sommati attribuiscono un punteggio leggermente inferiore al 353
5. Svolgimento 3° prova:
a. la corsa ha una durata di 4 ore.
b. L’arrivo sarà decretato allo scoccare della 4 ora di gara.
c. I cambi a partire dal primo giro sono liberi ed a discrezione dei partecipanti. Possono essere dati unicamente nell’apposita zona demarcata prima dell’arrivo.
d. Il cambio è valido unicamente per toccata di mano o spinta fra i due partecipanti .
e. Il concorrente neutralizzato in attesa del cambio deve rimanere obbligatoriamente nel parco corridori.
f. In caso di guasto meccanico non è consentito il cambio della bicicletta fra i concorrenti sul percorso, ma unicamente nel parco corridori.
g. Per quanto non contemplato in questo regolamento fanno stato le decisioni prese dalla Giuria di gara
6. Orari partenza / arrivo, percorsi e punteggi:
1. 11:00 – 14:30 Prima prova: Itinerario MTB 350 del Mendrisiotto – La Piana del Laveggio
La Piana del Laveggio, km 35, tempo medio di percorrenza 2h 30’, dislivello 154 m
o Itinerario di facile percorrenza, vi conduce alla scoperta della pianura del Mendrisiotto, dalle sponde del lago Ceresio fino a Stabio. Partendo da Mendrisio, attraversando la zona delle Cantine di sotto e lasciandosi alle spalle la zona di Capolago, si giunge alla Madonna del Castelletto, sulla collina alle spalle di Melano: unico vero punto panoramico di questo percorso. Proseguendo dopo Riva San Vitale si giunge a Rancate, da dove si può godere del magnifico panorama sui vigneti del Mendrisiotto, che si possono ammirare lungo tutto il tratto fino alla località di Stabio. Tutto l'itinerario si sviluppa su strade asfaltate fuori dal traffico cittadino, lungo strade agricole e sentieri facilmente percorribili in mountain bike.
o Se la tratta è stata percorsa regolarmente il team riceve i seguenti punti:
 500 punti per il percorso
 +20 punti per ogni partecipante (al massimo 8 per la cat. Fun Team e 4 per la categoria No Limits) che ha effettuato il giro completo e timbrato la scheda ai punti di controllo
2. 14:30 – 19:00 Seconda prova: a scelta Itinerario MTB 351 e/o 352 oppure Itinerario MTB 353
Itinerario 351: Il Monte San Giorgio, km 28, tempo di percorrenza medio 2h 10’, dislivello 390 mm
o Itinerario che permette di scoprire le pendici del Monte San Giorgio, inserito da UNESCO nella lista dei Patrimoni dell'umanità per il suo tesoro fossiliefero e le caratteristiche geologiche. Lasciato Mendrisio si percorre una mulattiera fino a raggiungere le località di Tremona e
 
Meride: due nuclei che rappresentano un esempio ben conservato del tipico villaggio del Mendrisiotto. Passati questi due villaggi si attraversa un ampio bosco fino a raggiungere la stupenda terrazza naturale della zona del Serpiano e quindi l'Alpe di Brusino, da dove è possibile cogliere lo splendido panorama sulle Alpi e sul Lago di Lugano. Questo itinerario si sviluppa principalmente su mulattiere e sentieri. Tra Meride ed il Serpiano si percorre la sinuosa strada asfalta che si snoda tra stupendi faggeti.
o Se la tratta è stata percorsa regolarmente il team riceve i seguenti punti:
 500 punti per il percorso
 +20 punti per ogni partecipante (al massimo 8 per la cat. Fun Team e 4 per la categoria No Limits) che ha effettuato il giro completo
A scelta o in aggiunta all’Itinerario 351
Itinerario 352: La collina del Penz, km 29, tempo medio di percorrenza 2 h, dislivello 295 m
o Itinerario abbastanza impegnativo, permette di scoprire la verde collina del Penz che sovrasta la cittadina di confine di Chiasso. Partendo da Mendrisio si attraversa il viaggio di Genestrario e l'interessante zona naturalistica della Colombera, per poi risalire verso Novazzano e ridiscendente alle pendici del Penz; da qui una rapida mulattiera conduce a Pedrinate. Un sinuoso percorso attraverso i boschi di questa collina morenica vi riconduce sulla pianura di Chiasso. La risalita verso Coldrerio permette di percorrere l'itinerario nazionale ciclistico dal quale si devi unicamente per scoprire il bel nucleo di Corteglia: classico villaggio collinare del Mendrisiotto.
o Se la tratta è stata percorsa regolarmente il team riceve i seguenti punti:
 500 punti per il percorso
 + 20 punti per ogni partecipante ((al massimo 8 per la cat. Fun Team e 4 per la categoria No Limits) che ha effettuato il giro completo e timbrato la scheda ai punti di controllo
Oppure a scelta unica non abbinabile agli itinerari 351 e 352
Itinerario 353: La Valle di Muggio, km 44, tempo medio di percorrenza 3h 40’, dislivello 742 m
o La Valle di Muggio si estende tra le pendici del Monte Generoso. Un interessante ed impegnativo percorso conduce alla scoperta della valle più meridionale del Canton Ticino: luogo di incantevoli villaggi e di selve castanili. Questo itinerario porta alla scoperta di luoghi incantati e incontaminati: l'antico ponte sul fiume Breggia, il mulino di Bruzella, la chiesetta del Gaggio, l'Alpe del Bonello e della Bolla con le loro "nevère" e tutti i villaggi di questa valle che hanno saputo conservare nel tempo tutta la loro autenticità. Propone inoltre l'occasione di sconfinare in Italia e di percorrere il nuovo ponte che collega i due villaggi del fondovalle: Scudellate ed Erbonne, luoghi dal sapore magico. Itinerario che richiede un certo impegno fisico per l'importante dislivello.
o Attenzione, breve sconfinamento in Italia, documento d’identità obbligatorio
o Se la tratta è percorsa regolarmente il team riceve i seguenti punti
 1000 punti per il percorso
 
 +50 punti per ogni partecipante (al massimo 8 per la cat. Fun Team e 4 per la categoria No Limits) che ha effettuato il giro completo e timbrato la scheda ai punti di controllo
3. 19:00 – 23:00 Terza prova: Gara 4 ore a squadre
o Classifica: stilata in base al numero di giri ed al tempo impiegato dalle squadre durante le 4 ore
o Punteggio: 1° 500 punti, 2° 475, 3° 450, 4° 440 … (punteggi da stabilire in base al numero delle squadre iscritte per categoria)
Mendrisio, 6 maggio 2010
meditate gente, meditate

martedì 18 maggio 2010

IN ARRIVO SULLA SINGULAR...


Si rimpiazza l'originale eccentrico Phil Wood e il suo sistema di fissaggio a doppio grano, che non mi è mai veramente piaciuto, con un nuovissimo Bushnell ad espansione, speriamo renda meglio il concetto.

lunedì 17 maggio 2010

UNA GRANDE INGIUSTIZIA !!!


Il team è risalito di una posizione nella classifica generale, sta bene, qualcuno inizierà magari a preoccuparsi, c'è in gioco il cestone di frutta, quello che domenica scorsa è successo nel dopo gara è però singolare, conferma vecchi proverbi, il più celebre è sicuramente "PIOVE SUL BAGNATO".
CHI TI Và A VINCERE IL PRIMO E SECONDO PREMIO IN PALIO, DICONSI 2 VIAGGI PER FAMIGLIA AL COMPLETO, tutto spesato compreso lo schiavo personale e il cambio di asse del water ogni santo giorno, ETC ETC???
Il Presidente ovviamente, il suo vicino di casa ovviamente, ancora una volta PIOVE SUL BAGNATO.

CIRCUITO DEI PARCHI 2010 - SIAMO SESTI

A Vanzago c'è stato il sorpasso alla "TRISPORTS.IT" ora il MINIMOIMPATTO TEAM è al 6° posto grazie ai nuovi partecipanti del team.
Anche se lo zoccolo duro del team ha disertato per motivi vari, grazie al pres e a rob hanno allestito uno squadrone numeroso e competitivo visto i tempi di arrivo.

grazie ancora

martedì 11 maggio 2010

IL FUTURO...

GIOVEDI' 13 MAGGIO ALLA STAZIONE DELLE BICICLETTE



una serata speciale, un incontro con Claude Marthaler e il suo nuovo “Lo zen e l’arte di andare in bicilcletta”. Claude, dopo il giro del mondo in bici in 7 anni, dopo aver scalato tutte le più alte vette dell’universo in sella al suo fedele “yak”, dopo aver assorbito colori, immagini, sensazioni e conosciuto un patchwork inebriante di persone, dopo avventure, sofferenze, estasi in cammino, racconta la sua anima a pedali, filosofeggia sull’andare in bicicletta, descrive il mondo visto dal sellino.
Per finire stuzzichini dal mondo intero.

Giovedì 13 maggio 2010, alle 19.30, Stazione delle Biciclette, capolinea MM3 San Donato Milanese.

DOMENICA 9 MAGGIO SI STAVA DA QUESTE PARTI




SPOT:MOLINI DI TRIORA (IM) IL PAESE DELLE STREGHE E...DELLE LUMACHE

lunedì 3 maggio 2010

EVOLUTION....


CIRCUITO DEI PARCHI 2010 - CONTINUIAMO A SCALARE LA CLASSIFICA: SIAMO AL SETTIMO POSTO

Dopo la terza prova del "Circuito dei Parchi" che si è svolta a Vizzola Ticino siamo passati dal 9° posto al 7° superando "GS Cicli Battistella", "Air Bike" che ci precedevano.
Tutto sommato stiamo facendo una bella figura, i team che sono ai primi posti sono molto agguerriti e provengono da realtà diverse dalla nostra.
Continuiamo così che forse il 5° posto riusciamo a prendercelo

sabato 1 maggio 2010

Vizzola Ticino 2010

Oggi il team si è presentato nell'ennesima formazione tipo insalata mista all'appuntamento della gara di Vizzola, terza (?) prova del circuito dei parchi.
Presenti, in rigoroso ordine non alfabetico, il Gianni, il Roby, il Vitto, la Fausta e la Francesca, il Grigio, Mario I Geko, Clerikonen, un paio di amici di Roberto che mi perdoneranno se non ricordo il nome, io e l'uomo sulla Gary Fisher di cui mi sfugge tutto.
Attendiamo di sapere come ci è andata, le foto e varie, ciao.

Ema parla di "Pedalando tra i canguri".

Il magico Ema, sulla pagina odierna del blog dei Lobos, parla di quanto ho scritto e, come sempre, coglie nel segno, mica balle!
Di seguito il suo commento, per i posteri....

Il libro di Alessandro “Alex Adrenalina” Galli si apre con la più classica raccomandazione della mamma: copriti che il sole australiano picchia duro.
Si tratta di un lungo reportage di un viaggio che il portagonista ha fatto in Australia, durato molti mesi.
Il viaggio fuori è anche, e non poteva essere diversamente, vista l’età del protagonista, un viaggio dentro di sé.
L’innesco della dedicisione di partire è dato da un evento imprevisto ed imprevedibile, quello che le statistiche catalogano come incidente stradale: Alex, per evitare un cane che gli taglia la strada si schianta contro il guardarail. Macchina distrutta, lui acciaccato non poco ma vivo. Il colpo di frusta passa rimane un senso di disagio che lentamente si coagula nel sogno: mollare tutto e partire.
Lo fa! Vende casa, lascia il lavoro e si trasferisce per molti mesi in Australia con l’idea di pedalare da costa a costa con la sua fida cavalcatura gialla e il piccolo ma valente scudiero il carrellino che tanto lo farà penare nei primi giorni di pedalate.
Il libro è un lungo racconto in presa diretta che getta il lettore dentro paesaggi e luoghi da favola.
Ma è anche un viaggio interiore, una lunga chiacchierata con se stessi, in solitaria o attraverso gli incontri fatti nel corso del viaggio.
Il viaggi dentro di sé è un percorso di spogliazione e di scrematura: passano i km e lentamente i pensieri che si dipanano cercano di mettere a fuoco la vita precedente.
L’autore prova a capire quali erano i nodi, le incrinature, le faglie che gli rendevano la vita non più piacevole; già nelle prime pagine si apre la domanda cruciale: riuscirò a tornare cambiato e se si in che misura?
Nel “viaggio dentro” si dipanano alcuni temi forti: il lavoro e la sua violenta centralità nella vita di Alex (e non solo), le relazioni con l’altro sesso e più in generale con il mondo degli umani, i criteri di scelta per definire cosa ha valore e cosa non ce l’ha.
Il viaggio fuori è una lunga cavalcata, prima in bici poi in treno o con altri mezzi che fanno scoprire al lettore curioso un mondo quasi magico. Echidna, Ornitorinco, Uccello Lira, Baob, nomi che nella mia memoria risalgono alle letture degli anni pre-adolescenziali. Mammiferi che depongono le uova, coccodrilli di fiume grandi come automobili, orsacchiotti pelosi mobidi come pelouche dalle unghie affilatissime, strani animali che saltano invece di camminare, altri che camminano come camerieri ubriachi ma nuotano come pesci, rettili che solo a guardarli possono ucciderti con il loro potente veleno.
L’Australia è un mondo, almeno per me, magico.
Nel libro si percepisce in modo intenso la presenza di una natura esuberante, che ingloba il portagonista lo seduce, lo scuote, lo divora con le sue bellezze, per poi lasciarlo tramortito.
Il viaggio fuori è un viaggio di incontri. Il libro è pieno di piccoli ritratti di compagni di viaggio occasionali, di luoghi, pub, ostelli, soprattutto, nei quali Alex mette a punto le sue riflessioni sul genere umano e consuma quantita parecchio smodate di birra.
Deve rivedere le sue scale di valori, le priorità che hanno organizzato e dato senso alla sua vita ora, durante il viaggio, non servono più.
Il viaggio fuori è anche un viaggio fatto pedalando.
Una bici, gialla, con un carrellino monoruota, attrezzatura ridotta al minimo e tanta voglia di scoprire il nuovo mondo.
Molte ore, solitario, passate in sella permetteranno di intrecciare continuamente la visione del paesaggio con la riflessione sempre più serrata.
Forse, ma so già come la pensa l’autore, un lavoro di editing si poteva anche fare, sarebbe migliorata la leggibilità, ma la scelta di procedere in presa diretta come un lungo piano sequenza, porta il lettore dentro il viaggio, lo fa accomodare sul tubo centrale della bicicletta e lo predispone al racconto.