lunedì 29 novembre 2010

VIA LATTEA TRAIL - TURBO CI INFORMA CHE ...

errata corrige
Turbo ci informa che si sta preparando per la VIA LATTEA TRAIL una dura, ma non per lui, gara a PIEDI !!!! scalzi :-) e non come erroneamente scritto con gli sci da fondo (cosa cambia è bello uguale)
Ecco perchè in questo mese non lo abbiamo visto

http://www.vialatteatrail.com/

grande pazzo turbo :-) :-)

28/11/2010 - PARCO DEL TICINO - L'ANSA DI CASTELNOVATE - VIZZOLA

Sono tre domeniche che per causa del maltempo non riesco a fare una bella uscita in mtb. Anche questa domenica non era proprio adatta per una pedalata, fuori dalla finestra piovigginava mista con neve però mi son detto: "se qui nevischia al ponte di Oleggio nevicherà", e cosi era, meglio il nevischio che la pioggia. Scaricata la bici dalla macchina attivato il GPS sono partito con l'obbiettivo di fare il "Bridge to Bridge" ovvero dal ponte di Oleggio a Golasecca e rientro in sponda piemontese.

partenza




la prima diga



Purtroppo non ho fatto i conti con il terreno, un misto di neve, fanghiglia e sabbia, che mi ha rallentato parecchio.Anche se questa parte di percorso l'ho fatto diverse volte il gps è indispensabile, troppi sentieri e poi con la neve molti riferimenti non si vedevano.L'ansa di Castelnovate è molto bella è un lunghissimo single track tortuoso con alcuni saliscendi molto ma molto divertenti.




Sbucato sull'alzaia del Naviglio vicino alla diga del Villoresi ho preferito fare rientro a casa perchè era già tardi, la neve si era trasformata in pioggia e avevo i piedi congelati.Il Bridge to Bridge sarà per la prossima volta






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venerdì 26 novembre 2010

PODISMO, TRAFFICO E FANCULO

L'altro ieri mi sono alzato con la voglia di fare una corsetta a piedi, niente di spinto, na mezz'oretta, che faccio? mattino, naaa troppo freddo, aspettiamo mezzogiorno in pausa pranzo.
Alla mezza chiamma mammà e gli comunico la mia decisione podistica, lei mi fà vabbè peccato c'era la trippa, azz, deglutisco e penso-machimelohafattofare?- tieni duro, insomma, non volevi correre, la trippa magari la mangi dopo, va bene, ok, deciso, mamma rinuncio o a dopo, invece no, alle 13 devi essere presente per un nuovo servizio, fanculo sta corsa, rimando a dopo lavoro.
Alle 18 sono già lì con le scarpette in mano che squilla il cosino, cazzo siamo rimasti a piedi, s'è rotto il furgone, vieni? certo, aspetterò il carro attrezzi, alla fine alle 19 rientro in ufficio, mò la corsa non me la leva nisciuno, salto in macchina e mi dirigo a razzo verso casa, peccato che 100mt dopo l'ingresso autostradale sia già in coda, tutto il mondo si è dato appuntamento a quell'ora tra origgio e milano.
Dopo 30 soffertissimi minuti riesco a entrare nell'autogrill, coda anche lì, parcheggio la macchina psicologicamente distrutto, massepòcampa'cussì?
Spetta spetta, sto grill ha l'uscita posteriore pedonale che sbuca nella zona industriale di lainate, in 5 minuti strip all'aperto, cambiato da corsa, maratonina di 40min in giro per le aziende di lainate beach, ritorno alla base e puff, la coda si è dissolta, io ho corso, sono felice, sono anche un pirla.

venerdì 19 novembre 2010

CON UN TEMPO COSI !!!

Con un tempo così infame ho già preparato le mie gloriose CIASPOLE !!!!

Mi sa che è venuto il momento di utilizzarle, la bici è lì sempre pronta ma la neve in montagna è già arrivata quindi non vedo l'ora di andarla a ...calpestare

I HAVE A DREAM !!! alpe Devero con le ciaspole :-) :-)

lunedì 15 novembre 2010

13/11/2010 - PARCO DEL TICINO - DA TURBIGO A OLEGGIO

Continua la mia esplorazione dei sentieri lungo il fiume azzurro.
Dato che per domenica era prevista pioggia (non se ne può più) ho deciso, dopo i soliti doveri familiari, di caricare la bici in macchina e trasferirmi al ponte di ferro di Turbigo.


Scarica la bici ho iniziato subito il giro infilando il single track che mi ha portato al PONTE TIBETANO in località " i tre saliti". Da li in poi si costeggia prima un canale scolmatore e poi il Naviglio Vecchio ovvero un Naviglio che è parallelo al Naviglio Grande ma oltre ad essere ad una quota più bassa è anche privo di acqua, giusto un filo per far crescere la vegetazione adatta alla fauna migratoria e stanziale quali Aironi, Germani Reali, Cigni e ... zanzare/moscerini. E' un bel tratto scorrevole un pò noioso ma basta guardarsi in giro e vedere questi stupendi animali e in un attimo sono alla centrale idroelettrica di Tornavento. Incomincio a vedere il ponte di ferro che attraversa il Ticino e in pochi chilometri lo raggiungo. Grazie al GPS ho la traccia per affrontare la sponda piemontese a me sconosciuta.




L'inizio è in una bella carrareccia utilizzata dagli agricoltori per raggiungere i campi. Questa stradina termina in prossimità di una cava dove inizia uno strappetto in salita (sarà circa un chilometro) ma si sente fino ad arrivare ad un canale dove lo costeggio fino a Bellinzago. La traccia mi porta nel bosco in un divertente single track tutto da giudare.Superato questo boschetto si riprende una strada che in salita porta al belvedere di Cameri ma prima c'è una deviazione che ti porta in un'altro singletrack in salita da affrontare tassativamente con il rampichino ed in apnea per superare le dure pendenze.



Arrivati sulla costa riparte una carrareccia in una landa desolata (il ticino non si vede per ora) ma il bello arriva adesso, un pistino tortuoso, curve controcurve, rampe, discese, guadi il tutto immerso in un bosco di castagni, una goduria. Devi per forza seguire il GPS perchè è un dedalo di sentieri ed è facile sbagliare percorso e finire chissà dove. Incomincia a fare buio ma so che non mi manca tanto per arrivare alla macchina. Uscito dal pistino riprendo un sentiero che mi porta su una costa dove sotto scorre un'altro canale e più in là c'è il Ticino. Girando lo sguardo vedo moltissimi sentieri che si diramano da quello principale, mi piacerebbe imboccarne uno in discesa ma mi sà che è un pò tardi. Seguendo sempre il fidatissimo GPS entro in una radura tutta da guidare divertentissima fino ad arrivare alla massicciata del treno che scorre più in basso. Attraversata la massicciata ferroviaria mi fiondo in una carrareccia che mi porta sulla strada principale Turbigo Galliate ed in un attimo sono alla macchina Giro incredibilmente stupendo, da ripetere





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lunedì 8 novembre 2010

06/11/2010 - PARCO DEL TICINO - SPONDA LOMBARDA E PIEMONTESE - DA TRECATE A TURBIGO

Dato che per domenica era previsto un tempo da lupi (pioggia e neve in montagna) con Lorenzo, il mio vicino di casa, abbiamo deciso di fare una uscita pomeridiana al Parco del Ticino.
Scaricata la traccia GPS del giro partiamo da Cuggiono in direzione Turbigo seguendo l'itinerario classico delle notturne.
A Turbigo abbiamo fatto una variante per andare a vedere il PONTE TIBETANO, un'opera di dubbia utilità in quanto attraversa un canale scolmatore mentre dieci metri più a monte c'è un classico ponte in cemento armato di stile rivoluzione industriale o quasi.
Ritorniamo al ponte di ferro che attraversa il Ticino e ci fiondiamo nel sentiero in direzione Trecate, un bel mix di singletrack e carrarecce molto diverteti.
Ad un certo punto cercando un sentiero che evidentemente non c'era ci siamo persi nella boscaglia circondati da rogge e canali fino a sbucare in un campo di mais.
Ritrovata la traccia percorriamo a buon passo il sentiero fino a Trecate, attraversato di nuovo il ponte sul Ticino rientriamo a Cuggiono per i sentieri dei pescatori.
Una quarantina di chilometri molti belli e divertenti.
La prossima volta sarà da Turbigo fino al ponte di Oleggio e ritorno sulla sponda Piemontese

P.S.: domenica sono andato lo stesso al Mottarone (quanta acqua e quanto fango :-) :-) )

Lorenzo

vitto che doma il ponte tibetano (vi assicuro che non è facile salire e percorrere l'intera campata su quel ponte ballerino)



qui ci siamo persi, ma dopo quei filari di pioppi c'è il sentiero








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martedì 2 novembre 2010

30/10/10 - MOZZATE (CO) - PARCO PINETA

Si preannunciava un weekend lungo del 1° novembre sotto la pioggia e allora mi sono deciso di anticipare l'uscita in mtb a sabato pomeriggio con la TITUS X tanto per prendere confidenza con questo mezzo.
Sono entrato nel Parco Pineta a Mozzate dove ci sono le piscine e ho percorso il solito sentiero fino al ponte dove ci sono i cavalli.
Da li ho deciso di modificare il percorso scendendo verso il campo da golf invece di salire deviare per andare verso Castelnuovo Bozzente.
Andando in direzione campo da golf c'è una bella discesina nel vallonato con relativa salita al 25%.
Per fortuna il terreno era ascitto quindi il grip è stato fantastico.
Sbucato su una strada bianca l'ho percorsa fino ad incontrare la strada asfaltata che taglia il bosco in due da Tradate ad Appiano Gentile
Mi sono infilato in un sentiero lungo i pali dell'alta tensione ed invece di deviare per il percorso classico ho continuato lungo i pali fino a percorrere un single track in discesa per poi risalire fino ad incrociare un'altra strada asfaltata che porta a Venegono
Da li sono tornato in dietro in quanto era già tardi lungo la Varesina fino a Tradate per poi rientrare nel parco seguendo un altro sentiero che però non mi ha permesso di fare la Bat-salita
Sarà per la prossima volta





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IL TANDEM: NON E' COME SEMBRA

Gianni ha rispolverato dalla sua collezione privata di mtb il tandem biammortizzato, un gioiello sia per eleganza che per valore.
Il suo secondo che poi è diventato primo era il Freak già possessore in passato di un tandem identico solo di colore nero
Abbiamo approfittato dell'unico posto dove non pioveva e siamo andati a Finale Ligure mentre si svolgeva l'ultima prova di SUPERENDURO PRO con i migliori biker sia italiani che internazionali.
Accompagnato TURBO alla partenza (l'unico minimoimpatto a partecipare alla gara) noi tre siamo andati lungo il percorso per fare delle foto e per vedere le evoluzione dei biker
Abbiamo ripercorso la 4ª prova speciale ovvero i "Ponti Romani"
Il sentiero è molto bello e in salita ci sono degli strappetti che con il tandem si sono superati in scioltezza.
La parte critica del tandem è la discesa su sentiero sconnesso con qualche passaggio tecnico.
Vi assicuro che chi sta dietro si caga addosso.
Gianni che aveva passato i comandi al Freak è sceso dal mezzo subito, allora ne ho approfittato per provare a pedalare seduto dietro.
Volevo scendere subito immediatamente, la tua vita è in mano a quello che sta davanti e che oltre a comandare la pedalata soprattutto frena o almeno dovrebbe frenare secondo le tue intenzioni ma non secondo le sue.
Come in tutte le cose bisogna fare un pò di pratica su sentieri più semplici e aperti.
Chissà se ci sarà un'altra occasione

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