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venerdì 7 novembre 2025
VAL CANNOBINA-CENTOVALLI (CH)
Recentemente un collega mi ha parlato in termini entusiastici della strada che attraversa le Centovalli, parte da Malesco in Val Vigezzo per arrivare ad Ascona-Locarno nella Confederazione Elvetica: ho ripensato al 2017, quando in compagnia di Vitto, Alberto e Rob, ci eravamo passati molto vicino nel corso di una pedalata lungo la Val Cannobina prima e il corso del fiume Toce poi per tornare al lago Maggiore.
Con il ricordo di Vitto nella testa e complice una settimana di splendido meteo novembrino, mi sono preso una giornata di ferie e solo solingo ho guidato sino quasi alle porte di Cannobio dove ho parcheggiato il mezzo e “uscito” la bicicletta; mi accompagnerà nella gita la fedele Giant Defy con i suoi tubeless da 32 che potrebbero rivelarsi utili in caso di strade umide o forse ghiacciate.
Qualche km lungo il lago e sono a Cannobio, la prima deviazione che s’incontra è quella per la Val Cannobina, sono le 09.30 e capisco subito che sarà una fresca salita, perlopiù in ombra, il termometro segna 5°C.
Si lascia il lago ed i suoi 214mt s.l.m per arrivare dopo c.a 20km a Malesco, 761mt di altitudine: in mezzo questa valle selvaggia su cui ogni tanto spunta un caratteristico paesino, poca gente in giro, ancora meno auto, perfetto.
La pendenza varia dal 4% al 7%, qualche punta intorno al 10%, niente di troppo impegnativo ma dura quanto basta per scaldarsi un po’ e godere del paesaggio, il punto più alto è il passo dello Scopello, a c.a 950mt di altitudine, qui lo sguardo cade sul cippo dedicato a Pantani che ricordo fece da sfondo alla foto di gruppo di 8 anni fa.
Rivista anche la fontana con il Basilisco che caratterizza il centro di Malesco: questa volta, anziché proseguire per Santa maria Maggiore e restare in Italia, mi dirigo verso il paese di Re (notevole il santuario) prima e Meis dopo, per passare infine a Camedo la frontiera con la Svizzera.
Lungo tutto il percorso la strada è affiancata dal binario a scartamento ridotto della linea ferroviaria locale, la Vigezzina Centovalli, con i suoi 83 ponti e le 31 gallerie da scoprire.
Centovalli in Svizzera vuol dire una curva dietro l’altra con l’unico pensiero di non farsi distrarre troppo dagli splendidi paesaggi che la circondano: ciclisticamente parlando, trattandosi di una ventina di km in discesa, si può dire che è una vera goduria, una piega continua, il poco traffico presente non rovina il magico momento, cibo per lo spirito.
Giunto ad Ascona ed evitato il tunnel in direzione Italia in favore del lungolago (stavo per imboccarlo ma molte auto mi hanno strombazzato per avvisarmi del pericolo che la lunga galleria comporta per un ciclista), sono quindi rientrato in Italia dopo il paese di Brissago per arrivare nuovamente a Cannobio, 75km e 3h,15m dopo.
Dislivello totale 1060mt, temperatura all’arrivo 17°C, molta soddisfazione e gli occhi pieni di belle immagini.
Da ripetere in compagnia degli amici, con mangiata finale obbligatoria e magari un po’ più di caldo…
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