sabato 14 settembre 2013

10-17/08/13 LE NOSTRE VACANZE IN VAL MAIRA (CN)

“Are you German ? French ? English ?”

“no siamo italiani”

“mmmmmhhhmmmm ma guarda te quello stronzo come ha parcheggiato”

Autogrill di Settimo Torinese, ore 15,00 di un caldo pomeriggio di metà agosto precisamente il 10 agosto

Siamo partiti in direzione Val Maira (Cn) per una settimana di sane pedalate su queste a noi sconosciute montagne

Al parcheggio dell’Autogrill c’è una macchina con targa straniera parcheggiata in malo modo per sfruttare quella poca ombra che l’edificio procura

Stranamente in parcheggio e l’Autogrill è vuoto quindi per noi non è un problema parcheggiare mentre a questo strano signore proprio non gli va giù

Dopo questa simpatica parentesi con tante risate ripartiamo direzione Torino e poi Cuneo, tre cristiani, tre moutain bike su una Renault kangoo del Grigio

La nostra meta è Ponte Marmora, che non è un paese ma sono tre case di numero, una centrale idroelettrica e una locanda.


Il nome è proprio il più appropriato: “Gentil Locanda” gestita da un giovane ragazzo (Livio) e dai suoi genitori (suo padre è il sosia si Russell Crowe un po’ ingrigito ma è proprio lui )


La nostra camera è appena stata ristrutturata, molto accogliente con il bagno in camera, “ottimo Alex la scelta del posto è ottima”

Dalle portate della cena capiamo subito che qui si mangia bene anzi di più e si beve bene, un ottimo vinello e un’ottima birra artigianale (cosa vuoi di più)

Prima di andare a dormire programmiamo la pedalata di domani e tutti concordi decidiamo per una gita soft (si fa per dire)




Livio ci consiglia di salire a Elva per poi scendere per un bel single track ed è quello che facciamo, salita impegnativa ma discesa su sentiero molto flow ottimo per iniziare


https://picasaweb.google.com/114869016018937502680/110813VALMAIRACN1GIORNOPONTEMARMORAELVASANPEYRE#

Soddisfatti della prima pedalata ritorniamo alla Gentil Locanda dove ci aspetta una buonissima birra media ambrata che ce la sgoliamo in un attimo.





Domani che si fa ?


Domani si va sull’altopiano della Gardetta per poi salire all’omonimo passo e scendere per un sentiero fino ad Acceglio, “sarà impegnativo per lunghezza e dislivello ve lo dico subito ma ne vale la pena e poi c’è da vedere la Rocca la Meja che nelle gite della valle Stura non abbiamo visto”.

E cosi di buon mattino si parte direzione Marmora colle dell’Isischie, 20 km per lo più in un bosco fantastico, niente auto ma solo mountain bikers (tra cui noi tre)

La salita non è impegnativa ma è lunga e non da tregua e salendo con un ritmo blando ammirando il paesaggio e scattando mille e mille foto arriviamo ad una malga dove c’è il bivio per il colle del Mulo

Prendiamo la strada militare che ha nostra insaputa ad un certo punto finisce, ovvero ci sono solo dei tornati ma i raccordi non li hanno fatti, c’è il sentiero e qui si spinge per circa 200 mt. di dislivello

Il Grigio decide di tornare indietro, è stanco e poco allenato quindi meglio cosi

Alex ed io decidiamo di proseguire e in poco tempo siamo al passo del Mulo, dall’altra parte c’è la Valle Stura

Scendiamo in direzione del rifugio la Gardetta su una strada militare bel tenuta e frequentata da molte jeep con tedeschi

Arriviamo al rifugio la Gardetta, da qui la Rocca la Meja si vede in tutta la sua bellezza, ne è valsa la pena.

Un piatto di pasta al rifugio, foto con un maiale “abbronzato” e ripartiamo per gli ultimi 100 mt. di dislivello che ci mancano per arrivare al passo omonimo (la Gardetta)

Qui finisce la strada militare e parte uno spettacolare sentiero che scende nel vallone dell’Unerzio fino ad Acceglio, un singletrack infinito di grandi soddisfazioni

Finiamo il giro arrivando alla locanda con la ruota posteriore di alex bucata (appena in tempo)

Giornata spettacolare, birrona, doccia, riposino e poi la fantastica cena

https://picasaweb.google.com/114869016018937502680/120813VALMAIRACN2GIORNOTOURDELLAGARDETTA#

Alex al rifugio la Gardetta

molto ospitali per i bikers


Rocca la Meja


“Domani che si fa ?” l’appetito vien mangiando


“Domani giro soft, facciamo la via Napoloenica”, da Ponte Marmora lo si fa in mezza giornata

Ho la traccia GPS quindi si va.

Salita su asfalto fino a Marmora poi deviazione alle borgate e arrivati ad un lavatoio parte il sentiero.

Si pedala in falso piano, la carrareccia diventa sentiero e ci inoltriamo nel bosco.

Un lunghissimo singletrack in un bosco lussureggiante e panorami spettacolari complice una giornata di cielo terso

Il sentiero ci porta ad un colle dove parte la discesa che ci porta sulla statale della val Maira a pochi chilometri dalla nostra locanda (logisticamente perfetto)

Allacciato bene il casco di parte per questa discesa che si classificherà come una delle più belle mai fatti in anni di mtb

Il tracciato è molto scorrevole, fluido con un fondo molto pulito e con un grip che ti permette di osare (nel limite del buon senso)

Alla fine del sentiero i commenti sono entusiastici,” bello, bello, molto bello”.

Arriviamo alla strada statale ed in un attimo siamo già con le gambe sotto il tavolo della locanda, è mezzogiorno e quindi mangia

A tavola parliamo con Livio della gita effettuata e non ancora stanchi ci consiglia un altro bel percorso (a suo dire) breve ma intenso proprio la montagna sopra di noi.

Ci indica il costone sopra di noi, non si vede nessun sentiero e soprattutto mi sembra molto ripida e rocciosa la montagna

Lui ci tranquillizza, “si è un po’ esposto ma lo si fa”

Sarà stata la solita e buonissima birrona e quindi con un po’ di alcool in corpo che ci decidiamo di andarlo a fare, cartina alla mano partiamo.

La salita per San Michele è su asfalto, anche qui zero macchine, si ride si scherza e si arriva all’inizio del sentiero

Primo presagio: c’è un cancello in legno che ostruisce il passaggio, forse perché ci sono le mucche al pascolo.

All’inizio il sentiero è pulito e scorrevole ma appena dopo poco di un chilometro incomincia il calvario, sentiero stretto, roccioso con erba alta quindi si va di “portage”

Secondo presagio: “non c’è anima via” anzi no ci sono tre signori che ci raccontano una storia bizzarra, emigrato è tornato dopo tanti anni con la voglia di ripercorrere quel sentiero, boh !!!

Si fa un bel pezzo a mano fino ad arrivare ad un colletto dove inizia una prima discesa, sei tornanti stretti su terrazzamenti di pietre.

Poi ancora “portage” fino ad arrivare all’inizio vero e proprio della discesa in una fitta faggeta

La discesa è ripida, tosta con qualche pietra da schivare

L’ultimo tratto che porta al campeggio e quindi alla fine del percorso è di un ripido che neanche tirando i freni al massimo la bici non si ferma

Fortunatamente arriviamo al campeggio sani e salvi senza problemi, stanchi e provati per il percorso impegnativo sia per le bici che per il nostro fisico.

Tornati alla locanda relazioniamo Livio il quale da buon padrone di casa di offre tre belle e buone birre medie

Grazie Livio

https://picasaweb.google.com/114869016018937502680/130813VALMAIRACNVIANAPOLEONICAEVIOLDALGANSTE#    
 
 
 


Il quarto giorno siamo un po’ stanchi, ho in mente un giro non impegnativo ci sono solo 1000 mt. di dislivello fino al colle Ciarbonet


Si parte da Acceglio quindi per la prima volta utilizziamo la macchina per spostarci

Strada asfaltata nel vallone dell’Unerzio per poi salire su una bella strada militare fino al passo.

Oggi il cielo per la prima volta è un po’ nuvoloso ma sono nuvole alte quindi il panorama è assicurato.

La discesa in single track è un po’ impegnativa ma fattibile, complice la stanchezza accumulata alcuni passaggi li si fa a piedi

Il bosco è rigoglioso e tra un tornante e l’altro si arriva alle sorgenti del torrente Maira

Il sentiero diventa carrareccia e poi strada asfaltata

Arrivati a Ponte Maira ci fermiamo a mangiare in una locanda “da Diego”

Caffè ammazza caffè e si riparte verso la macchina ad Acceglio, il cielo promette acqua ma per fortuna neanche una goccia.
  https://picasaweb.google.com/114869016018937502680/140813VALMAIRACNCOLLECIARBONET#      
 


Ferragosto cosa facciamo ???


Oggi si riposa, un giorno si stop ci vuole e quindi chiediamo a Livio se c’è posto per il pranzo

Noi siamo degli ottimi clienti e un tavolo ce lo trova

Anche a ferragosto si mangia da Dio

Riposino e la giornata finisce in un attimo

E’ l’ultimo giorno e in programma ho la cima coppi della Val Maira ovvero il Monte Bellino che con i sui 2900 mt. è il giro più consigliato per i mountainbikers

Alex ha un problema meccanico, ha rotto un raggio e quindi non se la sente di fare un percorso sterrato e decide si salire al colle dell’Isischie fino al cippo Pantani tutto su asfalto

Invece il grigio ed io carichiamo le bici in macchina e partiamo per Acceglio dove parte il giro che è un anello di circa 38 km con circa 1800 mt. di dislivello, quindi è molto impegnativo

Entriamo nel vallone della Traversiera che sale prima su asfalto poi su sterrato fino al rifugio Carmagnola

Incontriamo diversi mountainbikers tra cui tre signori svizzeri con cui ogni tanto si scambia qualche parola

Ma restiamo concentrati, la salita è lunga e impegnativa quindi programmiamo una sosta con morso di barretta energetica ogni ora di pedalata

Questa procedura ci permetterà non avere crisi di fame e quindi di rovinare la gita

Finalmente siamo “quasi” in cima ovvero al rifugio Carmagnola che non è un rifugio come lo intendiamo noi ma è un rudere militare semi abbandonato

Livio ci ha preparato dei panini che in un attimo ci mangiamo

“Grigio non siamo proprio in cima” gli dico io

“vedi quel traverso e quella vetta ??? Li dobbiamo arrivare, manca poco un ultimo sforzo”

Incredibilmente annuisce e mi segue lungo il traverso che per tre quarti è pedalabile poi c’è da spingere ma ne vale la pena

Finalmente siamo in cima al Monte Bellino, c’è il diario di vetta dove scriviamo le nostre impressioni e ringraziamenti a Livio che ce l’ha consigliato

Ci allacciamo il casco per bene per affrontare quello che sarà il singletrack più lungo e diverte che abbia mai fatto

Mille e mille foto arriviamo alla macchina stanche ma soddisfatti, domani si riparte per il paesiello

Non c’è bisogno di andare in capo al mondo per trovare montagne con percorsi, panorami spettacolari


https://picasaweb.google.com/114869016018937502680/160813VALMAIRACNILMONTEBELLINO#




Grande Alex per aver proposto questa magnifica valle


P.S.: il tormentone della vacanza è stata: “A Cuneo, splendida città del Piemonte con il sole di fronte, vieni a Cuneo c’è l’atmosfera Sabauda c’è la bagna cauda” di Claudio Bisio e di Paola Cortellesi

Ogni fine giro la mettavamo a palla

Che risate !!!