lunedì 31 dicembre 2012
BUON ANNO - HAPPY NEW YEAR
venerdì 21 dicembre 2012
LA FORZA DELL'INFORMAZIONE
Leggo oggi a casa del babbo ( a sbafo) la copia fresca fresca e appena sfornata di Settegiorni, il settimanale locale.
A pag.40 la mia attenzione è catturata dall'articolo di cronaca Lainatese in cui si parla del ripescamento del cadavere di un uomo nel canale Villoresi, che attraversa la città.
Sul posto l'ambulanza, le forze dell'ordine, i sommozzatori provenienti dal comando di Milano, nell'articolo si ipotizza che l'uomo potrebbe essere caduto nella zona del Legnanese e poi arrivato fino a qui.
Sembrerebbe il solito triste articolo di cronaca, peccato CHE IL CANALE VILLORESI E' VUOTO DA 3 MESI PER MANUTENZIONE!!! NON C'E' ACQUA!!!
A pag.40 la mia attenzione è catturata dall'articolo di cronaca Lainatese in cui si parla del ripescamento del cadavere di un uomo nel canale Villoresi, che attraversa la città.
Sul posto l'ambulanza, le forze dell'ordine, i sommozzatori provenienti dal comando di Milano, nell'articolo si ipotizza che l'uomo potrebbe essere caduto nella zona del Legnanese e poi arrivato fino a qui.
martedì 11 dicembre 2012
BASTA !!!
Anche Minimoimpatto si unisce al foltissimo gruppo di coloro che dicono : BASTA !!!
Regaliamo a quest'uomo qualche paio di mutande della Cosmosics e che si levasse definitivamente dai nostri orizzonti.
Contento lui, assai più contenti noi.
Regaliamo a quest'uomo qualche paio di mutande della Cosmosics e che si levasse definitivamente dai nostri orizzonti.
Contento lui, assai più contenti noi.
lunedì 10 dicembre 2012
COSMOSICS PRESENTATION
Vengo uorra uorra informato dal Gianni che questo giovedì 13, verso le 19, oltre a mangiare e bere a sbafo, verrà effettuata la presentazione di una nuova gamma di abbigliamento tecnico sportivo che prende il nome di Cosmosixs, quasi a significare che, una volta indossati, questi capi ti fanno vedere le stelle.
La novità consiste nel fatto che i capi sono impregnati di una sostanza liquida che si rilascia naturalmente nel tempo a contatto con la pelle, svolgendo una potente azione rigenerante.
Il capo che sembra più interessante, e per il quale è anche previsto un simpatico test che ne dimostra l'efficacia, è lo slip tecnico.
Appena indossato si avverte immediatamente la forza della sua azione, basata sul principio di Archimede: un corpo immerso in un liquido, riceve una spinta dal basso verso l'alto, pari al volume del liquido spostato.
Quindi la speciale sostanza, agendo in forma liquida, viene rilasciata e imprime una spinta verso l'alto a quanto è contenuto nelle mutande!
Il test si avvale della presenza di alcune ragazze (foto in allegato) che servono ad aiutare i potenziali clienti ad indossare le mutande e a verificare il risultato dell'azione.
La novità consiste nel fatto che i capi sono impregnati di una sostanza liquida che si rilascia naturalmente nel tempo a contatto con la pelle, svolgendo una potente azione rigenerante.
Il capo che sembra più interessante, e per il quale è anche previsto un simpatico test che ne dimostra l'efficacia, è lo slip tecnico.
Appena indossato si avverte immediatamente la forza della sua azione, basata sul principio di Archimede: un corpo immerso in un liquido, riceve una spinta dal basso verso l'alto, pari al volume del liquido spostato.
Quindi la speciale sostanza, agendo in forma liquida, viene rilasciata e imprime una spinta verso l'alto a quanto è contenuto nelle mutande!
Il test si avvale della presenza di alcune ragazze (foto in allegato) che servono ad aiutare i potenziali clienti ad indossare le mutande e a verificare il risultato dell'azione.
mercoledì 5 dicembre 2012
PEDALANDO NELLA NEVE
mercoledì 28 novembre 2012
lunedì 26 novembre 2012
HANGAR XCROSS SS
Avevo lasciato il circuito ciclocross singlespeed dopo il primo anno di vita, partecipando a tutte le gare in programma e ricavandone una bellissima e divertente esperienza, quel sapore di cosa nuova che si porta appresso tutto l’entusiasmo dei partecipanti e ti fà sentire un po’ pioniere.
Due anni dopo mi sono nuovamente schierato sulla linea di partenza di una tappa del circuito 2012-2013, un po’ per la vicinanza con la mia magione, un po’ per nostalgia, un po’ per la curiosità di vedere come il circuito si è evoluto in questo tempo passato.
La tappa di Cogliate (MI), denominata Hangar Crossin per via della presenza di un campo volo che fa da sfondo a tutta la manifestazione, prevedeva un classico anello stile mtb dal tracciato discretamente veloce, le salite sostituite dal passaggio dal fettucciato in un campo di grano i cui solchi trasversali hanno agito da potente shaker per tutte le dentature presenti.
Al via ho ritrovato molte facce conosciute ma anche tante nuove, soprattutto molti giovani, quello che invece è drasticamente cambiato è il parco macchine, pardon bici, sparite quasi completamente le mtb da 29” in favore di vere biciclette da ciclocross, un po’ di carbonio e tanti tubolari…
L’atmosfera informale di festa è invece rimasta la stessa, la tensione che normalmente si respira alla partenza di una gara ciclistica qui è stemperata da battute e sollazzi vari, c’è anche chi blocca tutto all’ultimo momento per gonfiare una gomma.
Terreno asciutto e veloce dicevo, io curioso di vedere come il mio 34x16 si sarebbe comportato, nel giro di ricognizione mi è sembrato piuttosto agile ma so che bastano un paio di giri, quando le gambe iniziano ad indurirsi, per rivelarsi migliore di quello che sembra.
E parlando di gara, subito dopo il via è sparito all’orizzonte un gruppetto di 5/6 atleti, io sono rimasto ansimante nel secondo plotoncino, composto più o meno dallo stesso numero di elementi, davanti Pigi a tirare, dietro Ghido e Mario e altri due ragazzi, i primi 2 giri sono più o meno andati così: Ghi do purtroppo è stato poi messo fuori gioco da una foratura, probabilmente rimediata nel fettucciato, Mario è sparito, siamo rimasti in 4 ad inseguire i primi che però risultavano imprendibili.
All’arrivo finiamo dunque nei primi 10, una soddisfazione che si è poi ulteriormente concretizzata nell'hangar, con le gambe sotto il tavolo, pronti a gustare le specialità previste dallo speciale menù aereonautico: ali di pollo al sugo, carrello di bolliti, coda alla vaccinara.
Complimenti a Ivano & Soci per lo sbattimento e a tutti i concorrenti per la simpatia, special thanks a Pigi che ha tirato dall'inizio alla fine senza mai mollare, la foto è per lui.
Due anni dopo mi sono nuovamente schierato sulla linea di partenza di una tappa del circuito 2012-2013, un po’ per la vicinanza con la mia magione, un po’ per nostalgia, un po’ per la curiosità di vedere come il circuito si è evoluto in questo tempo passato.
La tappa di Cogliate (MI), denominata Hangar Crossin per via della presenza di un campo volo che fa da sfondo a tutta la manifestazione, prevedeva un classico anello stile mtb dal tracciato discretamente veloce, le salite sostituite dal passaggio dal fettucciato in un campo di grano i cui solchi trasversali hanno agito da potente shaker per tutte le dentature presenti.
Al via ho ritrovato molte facce conosciute ma anche tante nuove, soprattutto molti giovani, quello che invece è drasticamente cambiato è il parco macchine, pardon bici, sparite quasi completamente le mtb da 29” in favore di vere biciclette da ciclocross, un po’ di carbonio e tanti tubolari…
L’atmosfera informale di festa è invece rimasta la stessa, la tensione che normalmente si respira alla partenza di una gara ciclistica qui è stemperata da battute e sollazzi vari, c’è anche chi blocca tutto all’ultimo momento per gonfiare una gomma.
Terreno asciutto e veloce dicevo, io curioso di vedere come il mio 34x16 si sarebbe comportato, nel giro di ricognizione mi è sembrato piuttosto agile ma so che bastano un paio di giri, quando le gambe iniziano ad indurirsi, per rivelarsi migliore di quello che sembra.
E parlando di gara, subito dopo il via è sparito all’orizzonte un gruppetto di 5/6 atleti, io sono rimasto ansimante nel secondo plotoncino, composto più o meno dallo stesso numero di elementi, davanti Pigi a tirare, dietro Ghido e Mario e altri due ragazzi, i primi 2 giri sono più o meno andati così: Ghi do purtroppo è stato poi messo fuori gioco da una foratura, probabilmente rimediata nel fettucciato, Mario è sparito, siamo rimasti in 4 ad inseguire i primi che però risultavano imprendibili.
All’arrivo finiamo dunque nei primi 10, una soddisfazione che si è poi ulteriormente concretizzata nell'hangar, con le gambe sotto il tavolo, pronti a gustare le specialità previste dallo speciale menù aereonautico: ali di pollo al sugo, carrello di bolliti, coda alla vaccinara.
venerdì 23 novembre 2012
giovedì 22 novembre 2012
HANGAR CROSSIN BY YOGHI
Per la serie 2012-2013 del circuito Ciclocross Singlespeed, appuntamento domenicale in provincia di Milano, ecco il programma:
Il ritrovo è alle 9 al campo di volo di Cogliate, per una partenza verso le 10:30
Chi ha già partecipato alla prima prova dovrà versare la quota di iscrizione di 5€, chi partecipa per la prima volta dovrà versare 15€ .
RICORDARSI DI PORTARE IL PROPRIO NUMERO PERSONALE DELLO SCORSO ANNO
Sarà possibile anche pranzare presso l´Aereoclub a un prezzo convenzionato tutti assieme (circa 15 euro) . Possibilità anche di menù vegetariano!
Esiste anche una pagine Facebook dell´evento dove vi invitiamo a confermare la presenza soprattutto al pranzo per agevolare l´organizzazione.
Per qualsiasi ulteriore info contattare Ivano Gotti: 340/4703564
Il ritrovo è alle 9 al campo di volo di Cogliate, per una partenza verso le 10:30
Chi ha già partecipato alla prima prova dovrà versare la quota di iscrizione di 5€, chi partecipa per la prima volta dovrà versare 15€ .
RICORDARSI DI PORTARE IL PROPRIO NUMERO PERSONALE DELLO SCORSO ANNO
Sarà possibile anche pranzare presso l´Aereoclub a un prezzo convenzionato tutti assieme (circa 15 euro) . Possibilità anche di menù vegetariano!
Per qualsiasi ulteriore info contattare Ivano Gotti: 340/4703564
IL GIOVEDI' CULTURALE DELLA STAZIONE DELLE BICICLETTE DI SAN DONATO MILANESE
DAI GHIACCI DELL'ISLANDA: C’è un posto sulla terra che trasuda fascino, è un fascino primordiale che ti riporta indietro a quando la terra fumava, la crosta terrestre si raffreddava e le zolle tettoniche si muovevano come giganeschi iceberg su un mare di lava. E un fascino che ti fa sentire il sapore di quando da ragazzino sognavi di esplorare mondi sconosciuti, selvaggi, maesosi e solitari.
E’ l’islanda, con i Laghi delle Oche e il Passo della Speranza.
Anche Massimiliano, Alessandro e Giuseppe non hanno saputo resistere e sono partiti. Con le loro biciclette hanno esplorato gli angoli più remoti abbandonando più volte la via maestra o per chiamarala col nome con cui tutti la conoscono la Ring Road.
Le immagini che hanno catturato ci racconteranno di un viaggio pieno di emozioni forti, vive e primitive, ma allo stesso tempo sottili come viva e sottile è la crosta terrestre in Islanda
Giovedì 22 novembre - ore 19.30 - La stazione delle Biciclette - MM3 San Donato Milanese
Inizio proiezione alle 20.00 a seguire ricco buffet islandese a base di Plokkifiskur e Fiskibollur.
Per chi proprio non vuole farsi mancare nulla ritrovo alle 17.00 a Pozzo d’Adda per arrivare in bici alla Stazione delle Biciclette, con qualsiasi tempo.
per info: info@lastazionedellebiciclette.com
E’ l’islanda, con i Laghi delle Oche e il Passo della Speranza.
Anche Massimiliano, Alessandro e Giuseppe non hanno saputo resistere e sono partiti. Con le loro biciclette hanno esplorato gli angoli più remoti abbandonando più volte la via maestra o per chiamarala col nome con cui tutti la conoscono la Ring Road.
Le immagini che hanno catturato ci racconteranno di un viaggio pieno di emozioni forti, vive e primitive, ma allo stesso tempo sottili come viva e sottile è la crosta terrestre in Islanda
Giovedì 22 novembre - ore 19.30 - La stazione delle Biciclette - MM3 San Donato Milanese
Inizio proiezione alle 20.00 a seguire ricco buffet islandese a base di Plokkifiskur e Fiskibollur.
Per chi proprio non vuole farsi mancare nulla ritrovo alle 17.00 a Pozzo d’Adda per arrivare in bici alla Stazione delle Biciclette, con qualsiasi tempo.
per info: info@lastazionedellebiciclette.com
mercoledì 21 novembre 2012
22 NOVEMBRE
Il 22 Novembre, domani, si porta appresso un carico di storia che sarebbe sciocco trascurare, di seguito riassumiamo i fatti più significativi successi in questo giorno.
1307 Papa Clemente V promulga la bolla Pastoralis praeminentiae
1956 I militari sovietici arrestano Imre Nagy
1962 Nascita di Bianchi Diego, lo Zio d’Italia
1963 Assassinio di John Fitzgerald Kennedy
1967 Risoluzione Onu sulla pace in Medio Oriente
1974 Dirottato un aereo della British Airways
1975 Juan Carlos di Spagna presta giuramento
1975 Manifestazione in favore dell’Angola: una vittima a Roma
1986 Mike Tyson conquista la corona dei pesi massimi
1990 La Thatcher si dimette
1994 Avviso di garanzia a Berlusconi
1995 Il III Convegno nazionale della Chiesa italiana
1997 Precipita in Russia la situazione finanziaria
1307 Papa Clemente V promulga la bolla Pastoralis praeminentiae
1956 I militari sovietici arrestano Imre Nagy
1962 Nascita di Bianchi Diego, lo Zio d’Italia
1963 Assassinio di John Fitzgerald Kennedy
1967 Risoluzione Onu sulla pace in Medio Oriente
1974 Dirottato un aereo della British Airways
1975 Juan Carlos di Spagna presta giuramento
1975 Manifestazione in favore dell’Angola: una vittima a Roma
1986 Mike Tyson conquista la corona dei pesi massimi
1990 La Thatcher si dimette
1994 Avviso di garanzia a Berlusconi
1995 Il III Convegno nazionale della Chiesa italiana
1997 Precipita in Russia la situazione finanziaria
lunedì 19 novembre 2012
giovedì 15 novembre 2012
CICLISMO URBANO: LO SPECCHIETTO
Ne go acquistato uno di quelli con attacco a expander, da infilare nella piega dopo aver eliminato il tappo, con lo specchio bombato che dà l'effetto grandangolo e allarga gli orizzonti, non ho ancora capito se è positivo o no, comunque lo consiglio caldamente a tutti quelli che percorrono strade molto trafficate, dopo qualche giorno ci si rende conto che lo si guarda solo quando serve.
Piccola spesa, massima resa!!!
giovedì 8 novembre 2012
COSE CURIOSE VISTE A MOZZATE....
martedì 6 novembre 2012
sabato 20 ottobre 2012
TANTI AUGURI SPEEDYFAUSTILLA
martedì 16 ottobre 2012
Le foto di Mario
Anche Mario il Geko era presente all'evento cargorace, qui alcune sue foto.http://www.flickr.com/photos/1geko/8090818267/in/set-72157631776670721/
BFF Milano e dintorni
Quest'anno, all'interno del contenitore del Bycicle Film Festival, ci stava pure la prima edizione della Cargo Race, gara con bici da trasporto, formula con birra obbligatoria da ingollare per pilota e zavorre ogni giro compiuto, uno spasso!
Subito dopo la seriosa e agonista Red Hook, tiratissima competizione con bici a scatto fisso, di tutte e due e altro ancora vi lascio i link relativi, buona giornata a tutti.
p.s: sembra proprio che Frank, di cui ero l'umile zavorra, si sia portato a casa il telaio argento, come secondo classificato assoluto, altra dimostrazione delle camaleontiche possibilità della Bicicapace a cui manca solo una cronoscalata, ma rimedieremo.
http://www.bicicapace.com/blog/events/item/68-cargo-bike-race-during-bicycle-film-festival-2012
http://redhookcrit.com/history/
Subito dopo la seriosa e agonista Red Hook, tiratissima competizione con bici a scatto fisso, di tutte e due e altro ancora vi lascio i link relativi, buona giornata a tutti.
p.s: sembra proprio che Frank, di cui ero l'umile zavorra, si sia portato a casa il telaio argento, come secondo classificato assoluto, altra dimostrazione delle camaleontiche possibilità della Bicicapace a cui manca solo una cronoscalata, ma rimedieremo.
http://www.bicicapace.com/blog/events/item/68-cargo-bike-race-during-bicycle-film-festival-2012
http://redhookcrit.com/history/
martedì 9 ottobre 2012
lunedì 8 ottobre 2012
SEMPRE VALCANNOBINA
http://www.hikr.org/tour/post57081.html
Clicca sul link apri la minimap e clicca sul simbolo dell'UFO e guarda il tracciato
molto divertente
RESOCONT
E puntuale il resoconto arriva, anche perché ieri mi sono parecchio divertito ed era un bel po’ che non succedeva…
In primis sono rimasto contento per aver finalmente rivisto la Bianchi dello Zio “on the road again”, peccato che lui non c’era, poi per l’allegra compagnia composta dal mitico Grigio, il Vitto e il Turbo, Enrico & Bianca, Alberto e infine Daniele, guest star from London, U.K.
Avendo metà dei 6 partenti da Lainate l’altezza superiore al metro e novanta, ci siamo pigiati per bene nel furbone per dirigerci a Cannero Riviera, luogo della partenza della gita in Val Canobina, il programma prevedeva un giro ad anello che sconfinava nella confederazione Elvetica per poi rientrare nella madre patria da Locarno, non senza passare da Brissago per acquistare i famosi sigari come poi il Grigio ha puntualmente fatto.
Dunque, dopo il ricongiungimento con Enrico e Bianca e un po’ di lungolago condotto ad andatura decente, abbiamo attaccato la salita che da Cannobbio porta a Santa Maria Maggiore, devo dire sopportabile, fino a scollinare al passo dedicato a Marco Pantani.
Il tratto in discesa-falso piano che invece conduce alla frontiera è quello che mi è rimasto in testa maggiormente, curve e controcurve da affrontare gagliardamente, una vera libidine, in mountain bike tutto questo è difficile che avvenga, il brivido e l’ebbrezza della velocità è prerogativa della specialissima…..
In terra Svizzera, oltre a notare come anche il colore dell’erba sia diverso, più pulito, abbiamo ammirato il ponte di ferro ferroviario che sovrasta il corso d’acqua sottostante e poi via, verso Locarno, dove una breve sosta ci ha permesso di tirare il fiato.
Sentito dal Vitto che mancavano solo 10km, ho pensato bene di scattare poco dopo su di un breve tratto in salita, Turbo subito dietro, la fuga a rotta di collo ci ha invece impegnato per un tratto doppio, visto che di chilometri ne mancavano 20, sono arrivato con le gambe de legn.
L’ultimo ricordo è dedicato a 2 “furbissimi” fratelli che gestiscono un ristorante nel camping di Cannero Riviera, gente assai loquace che ti presenta alla fine del pranzo il conto di 7 caffè e basta, “l’amaro” in questo casi è incluso nel prezzo!
In primis sono rimasto contento per aver finalmente rivisto la Bianchi dello Zio “on the road again”, peccato che lui non c’era, poi per l’allegra compagnia composta dal mitico Grigio, il Vitto e il Turbo, Enrico & Bianca, Alberto e infine Daniele, guest star from London, U.K.
Avendo metà dei 6 partenti da Lainate l’altezza superiore al metro e novanta, ci siamo pigiati per bene nel furbone per dirigerci a Cannero Riviera, luogo della partenza della gita in Val Canobina, il programma prevedeva un giro ad anello che sconfinava nella confederazione Elvetica per poi rientrare nella madre patria da Locarno, non senza passare da Brissago per acquistare i famosi sigari come poi il Grigio ha puntualmente fatto.
Dunque, dopo il ricongiungimento con Enrico e Bianca e un po’ di lungolago condotto ad andatura decente, abbiamo attaccato la salita che da Cannobbio porta a Santa Maria Maggiore, devo dire sopportabile, fino a scollinare al passo dedicato a Marco Pantani.
Il tratto in discesa-falso piano che invece conduce alla frontiera è quello che mi è rimasto in testa maggiormente, curve e controcurve da affrontare gagliardamente, una vera libidine, in mountain bike tutto questo è difficile che avvenga, il brivido e l’ebbrezza della velocità è prerogativa della specialissima…..
In terra Svizzera, oltre a notare come anche il colore dell’erba sia diverso, più pulito, abbiamo ammirato il ponte di ferro ferroviario che sovrasta il corso d’acqua sottostante e poi via, verso Locarno, dove una breve sosta ci ha permesso di tirare il fiato.
Sentito dal Vitto che mancavano solo 10km, ho pensato bene di scattare poco dopo su di un breve tratto in salita, Turbo subito dietro, la fuga a rotta di collo ci ha invece impegnato per un tratto doppio, visto che di chilometri ne mancavano 20, sono arrivato con le gambe de legn.
L’ultimo ricordo è dedicato a 2 “furbissimi” fratelli che gestiscono un ristorante nel camping di Cannero Riviera, gente assai loquace che ti presenta alla fine del pranzo il conto di 7 caffè e basta, “l’amaro” in questo casi è incluso nel prezzo!
VAL CANNOBINA E CENTOVALLI - CHE SPETTACOLO !!!
CLICCA SUL LINK PER VEDERE LA FOTOGALLERY
https://picasaweb.google.com/114869016018937502680/07102012LAVALCANNOBINAECENTOVALLIINBDC#slideshow/5796832763099740834
aspettiamo Alex per il resoconto :-)
https://picasaweb.google.com/114869016018937502680/07102012LAVALCANNOBINAECENTOVALLIINBDC#slideshow/5796832763099740834
siamo a Lainate e carichiamo il FURBONE !!!
un gradito ospite
saliamo per la val cannobina
arriva il grigio con 10 minuti di ritardo (nella fotogallery c'è la prova del campanile) :-) :-)
Bianca e il santuario di Re
aspettiamo Alex per il resoconto :-)
lunedì 1 ottobre 2012
giovedì 27 settembre 2012
EXPOBICI 2012
Lunedì scorso, da bravi maniaci del ciclo, ci siamo recati in visita a Padova, per ammirare le creature esposte alla fiera della bicicletta: dopo un pò mi sembravano tutte uguali, carbonchio a go-go etc etc, non c'erano neanche le modelle a risollevare il morale, qualcosa però è rimasta impigliata nella pellicola e ve la mostro.
p.s: al ritorno, avendo accuratamento parcheggiato ad almeno 20min di distanza a piedi dalla fiera, ci siamo beccati un'epica lavata, questa me la ricorderò!
venerdì 21 settembre 2012
ATTENZIONE
DAL SITO DEL COMUNE DI LAINATE: Lainate Comune amico dei ciclisti
Anche il Comune di Lainate amico dei ciclisti.
Nella ‘Settimana europea della mobilità…in bicicletta’, che si celebra dal 16 al 22 settembre, la Giunta comunale guidata dal Sindaco Alberto Landonio ha annunciato la propria adesione alla petizione per il progetto di legge avanzato dalla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che chiede il pieno riconoscimento dell’infortunio in itinere ciclistico, ossia che si riconosca a chi va al lavoro in bicicletta le stesse tutele che valgono per il trasporto pubblico/privato.
“Una scelta di ‘civiltà urbana’ – sostiene la Giunta – Siamo infatti convinti della bontà della proposta di legge che potrà avere ricadute positive sia per il singolo che per la comunità e l’ambiente, perché – citiamo letteralmente - chi ‘sceglie la bicicletta al posto dell’automobile…non solo non inquina, e questa sarebbe una motivazione esaustiva, ma contribuisce a diminuire traffico e congestione urbani’”.
In caso di infortunio in itinere, ovvero accaduto nel tragitto casa-lavoro, anche in bicicletta la proposta chiede l’estensione della tutela assicurativa prevista nel caso di infortunio sul posto di lavoro. L’assicurazione risarcirà l’assicurato nel caso in cui dimostri che l’utilizzo della bicicletta risulti necessario, ad esempio per inesistenza di mezzi pubblici che colleghino l’abitazione del lavoratore al luogo di lavoro, incongruenza degli orari dei servizi pubblici con quelli lavorativi, distanza minima del percorso tale da non poter essere percorsa a piedi.
“L’adesione a questa proposta conferma la volontà dell’amministrazione di incentivare l’uso della due ruote sul territorio comunale. Un obiettivo che stiamo perseguendo – conclude il Sindaco - lavorando attraverso la progettazione e la realizzazione di nuovi percorsi ciclo-pedonali e collegando come già avvenuto in molti punti sul territorio i percorsi esistenti in modo tale da creare di una rete che colleghi i vari punti d’interesse pubblico”.
Che significa? Approfondimenti al seguente link:
http://www.bici-initinere.info/?page_id=158
Anche il Comune di Lainate amico dei ciclisti.
Nella ‘Settimana europea della mobilità…in bicicletta’, che si celebra dal 16 al 22 settembre, la Giunta comunale guidata dal Sindaco Alberto Landonio ha annunciato la propria adesione alla petizione per il progetto di legge avanzato dalla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che chiede il pieno riconoscimento dell’infortunio in itinere ciclistico, ossia che si riconosca a chi va al lavoro in bicicletta le stesse tutele che valgono per il trasporto pubblico/privato.
“Una scelta di ‘civiltà urbana’ – sostiene la Giunta – Siamo infatti convinti della bontà della proposta di legge che potrà avere ricadute positive sia per il singolo che per la comunità e l’ambiente, perché – citiamo letteralmente - chi ‘sceglie la bicicletta al posto dell’automobile…non solo non inquina, e questa sarebbe una motivazione esaustiva, ma contribuisce a diminuire traffico e congestione urbani’”.
In caso di infortunio in itinere, ovvero accaduto nel tragitto casa-lavoro, anche in bicicletta la proposta chiede l’estensione della tutela assicurativa prevista nel caso di infortunio sul posto di lavoro. L’assicurazione risarcirà l’assicurato nel caso in cui dimostri che l’utilizzo della bicicletta risulti necessario, ad esempio per inesistenza di mezzi pubblici che colleghino l’abitazione del lavoratore al luogo di lavoro, incongruenza degli orari dei servizi pubblici con quelli lavorativi, distanza minima del percorso tale da non poter essere percorsa a piedi.
“L’adesione a questa proposta conferma la volontà dell’amministrazione di incentivare l’uso della due ruote sul territorio comunale. Un obiettivo che stiamo perseguendo – conclude il Sindaco - lavorando attraverso la progettazione e la realizzazione di nuovi percorsi ciclo-pedonali e collegando come già avvenuto in molti punti sul territorio i percorsi esistenti in modo tale da creare di una rete che colleghi i vari punti d’interesse pubblico”.
Che significa? Approfondimenti al seguente link:
http://www.bici-initinere.info/?page_id=158
mercoledì 19 settembre 2012
QUESTIONE DI STILE....
Segnalo sul blog del Geko l'interessante discussione stilistica....
http://1geko.blogspot.it/2012/09/due-stili-confronto.html#comment-form
http://1geko.blogspot.it/2012/09/due-stili-confronto.html#comment-form
martedì 18 settembre 2012
lunedì 17 settembre 2012
IL RITORNO...
Ebbene si, dopo diversi mesi di astensione alle gite Pro-M, ieri mi sono deciso a fare il mio rientro, l'occasione è quella della discesa del Pescone che dalla cima del Mottarone ti porta verso Omegna.
Che dire? Oramai abituato all'assetto e alla prontezza di risposta, nonchè leggerezza, della bici da corsa, mi sono sentito un pò a disagio in sella alla robusta morbidona, anche il feeling con il fuoristrada si è un pò perso per strada.
Però mi sono divertito e volevo dirlo, tutte le foto della gita sono visibili sul sito Pro-M, ecco il link:
http://www.pro-m.com/index.php/photogallery-eventi/category/126-stresa-vb-la-mega-del-pescone-16092012#.UFXuSa6R_To
Che dire? Oramai abituato all'assetto e alla prontezza di risposta, nonchè leggerezza, della bici da corsa, mi sono sentito un pò a disagio in sella alla robusta morbidona, anche il feeling con il fuoristrada si è un pò perso per strada.
Però mi sono divertito e volevo dirlo, tutte le foto della gita sono visibili sul sito Pro-M, ecco il link:
http://www.pro-m.com/index.php/photogallery-eventi/category/126-stresa-vb-la-mega-del-pescone-16092012#.UFXuSa6R_To
giovedì 13 settembre 2012
mercoledì 12 settembre 2012
ESPLORANDO IL WEB
Vi trovo anche articoli di questo tipo:
Contro i ciclisti e l'uso della bici
12 lug 2012 — Giorgio Terruzzi
"Chi pedala, dietro il sorriso, trasuda odio, mastica rabbia, nutre vendetta". Ecco la lettera aperta di Giorgio Terruzzi, pubblicata su GQ di luglio, contro l'uso delle bici e contro le persone che le usano: siete d'accordo con lui?
Siete silenziosi. Siete ecologici. Siete sani. Siete presuntuosi. Siete maleducati. Siete pericolosi. Parlare male di voi è come fare il tifo per la Spal. Perdi di sicuro. Perché la bici abbina benessere e saggezza, qualità per chi pedala e per chi non lo fa ma dovrebbe, vuoi mettere? E giù una sfi lza di buonissimi motivi su cui guai a dire «ba». Belli e buoni. Civili e bravi. Al punto da trasformare una sgambata in fi losofi a, in una soluzione pulita, utile, persino necessaria. Quindi, poche balle, abbiamo a che fare con una minoranza intelligente che, anche per questo, la mette giù dura. Abbinando un fi lo di vittimismo a un fi lotto di abusi. Ma sì, dai: solo voi potete fi lare in contromano, senza remore o fanali; solo voi vi sentite autorizzati a scattare sul marciapiede, chissenefrega del pedone che esce dal portone; solo voi avete il diritto, anzi il dovere, di insultare chiunque metta piede in una pista ciclabile, che è vostra proprietà privata e basta, bastardo chi non lo sa. Perché il ciclista, dietro il sorriso compassionevole, sotto la fatica salutare, trasuda odio, mastica frustrazione, nutre una vendetta perenne, sempre pronta, fornita di un corredo di rivendicazioni lungo così. Se poi il tempo si guasta, piove, fa un freddo cane, la rabbia si scatena. Contro chi sta al caldo, al coperto in automobile, vale a dire dalla parte di un torto atavico, universale. Come se il vostro sacrifi cio fosse affrontato anche per me, che non capisco una mazza. Per me, inquinatore dell'aria che proprio voi respirate affannosamente; per me che vi costringo a perlustrare una città orripilante. Cara grazia che non mi metti sotto, magari con il passeggino monoposto a ruote lenticolari con all'interno il pupo-kamikaze agganciato a una bici da corsa, neanche fosse il rostro di una nave da battaglia. Ciclisti metropolitani e ciclisti extra urbani. Quelli della domenica, quelli che hanno la gamba, quelli che vanno via in gruppo come si fa al Giro d'Italia, gli altri tutti dietro e zitti, che se superi li offendi, li danneggi. In pericolo e pericolosi. Forse per questo visibili e inguardabili, con quelle maglie da Giro, appunto, colorate da uno stilista sotto anfetamina. Ma, dico, un blu scuro? Un sobrio tinta unita? Macché, per pedalare in periferia o in campagna pare sia obbligatorio indossare roba carnevalesca, tutta coperta da marchi di sponsor che dello sponsorizzato, peraltro, se ne sbattono, mai una lira, fi guriamoci. Come se un automobilista, per andare al mare, vestisse la tuta di Alonso, con le sue belle scritte. Niente, un festival del fucsia, del verdemela mixato giallo limone e oro, dell'arancio blu cobalto. Con il caschetto argento vivo. Con gli occhiali da Stelvio anche lungo il Po, con la spocchia di chi può occupare l'intera carreggiata, tanto se mi azzardo a infastidire arriva la "pula e fi nalmente mi sbatte in galera. A me, che guido la berlina e che, per questo, devo essere punito a prescindere, comunque, guarda un po'. Ciclisti, del resto, i veri fi ghi, gli unici. Quelli che mi indicano la via. E intanto, sulla via, fanno i padroni. Nel giusto solo loro, incompresi dentro un mondo di ingiustizie. Bravi. Grazie.
Contro i ciclisti e l'uso della bici
12 lug 2012 — Giorgio Terruzzi
"Chi pedala, dietro il sorriso, trasuda odio, mastica rabbia, nutre vendetta". Ecco la lettera aperta di Giorgio Terruzzi, pubblicata su GQ di luglio, contro l'uso delle bici e contro le persone che le usano: siete d'accordo con lui?
Siete silenziosi. Siete ecologici. Siete sani. Siete presuntuosi. Siete maleducati. Siete pericolosi. Parlare male di voi è come fare il tifo per la Spal. Perdi di sicuro. Perché la bici abbina benessere e saggezza, qualità per chi pedala e per chi non lo fa ma dovrebbe, vuoi mettere? E giù una sfi lza di buonissimi motivi su cui guai a dire «ba». Belli e buoni. Civili e bravi. Al punto da trasformare una sgambata in fi losofi a, in una soluzione pulita, utile, persino necessaria. Quindi, poche balle, abbiamo a che fare con una minoranza intelligente che, anche per questo, la mette giù dura. Abbinando un fi lo di vittimismo a un fi lotto di abusi. Ma sì, dai: solo voi potete fi lare in contromano, senza remore o fanali; solo voi vi sentite autorizzati a scattare sul marciapiede, chissenefrega del pedone che esce dal portone; solo voi avete il diritto, anzi il dovere, di insultare chiunque metta piede in una pista ciclabile, che è vostra proprietà privata e basta, bastardo chi non lo sa. Perché il ciclista, dietro il sorriso compassionevole, sotto la fatica salutare, trasuda odio, mastica frustrazione, nutre una vendetta perenne, sempre pronta, fornita di un corredo di rivendicazioni lungo così. Se poi il tempo si guasta, piove, fa un freddo cane, la rabbia si scatena. Contro chi sta al caldo, al coperto in automobile, vale a dire dalla parte di un torto atavico, universale. Come se il vostro sacrifi cio fosse affrontato anche per me, che non capisco una mazza. Per me, inquinatore dell'aria che proprio voi respirate affannosamente; per me che vi costringo a perlustrare una città orripilante. Cara grazia che non mi metti sotto, magari con il passeggino monoposto a ruote lenticolari con all'interno il pupo-kamikaze agganciato a una bici da corsa, neanche fosse il rostro di una nave da battaglia. Ciclisti metropolitani e ciclisti extra urbani. Quelli della domenica, quelli che hanno la gamba, quelli che vanno via in gruppo come si fa al Giro d'Italia, gli altri tutti dietro e zitti, che se superi li offendi, li danneggi. In pericolo e pericolosi. Forse per questo visibili e inguardabili, con quelle maglie da Giro, appunto, colorate da uno stilista sotto anfetamina. Ma, dico, un blu scuro? Un sobrio tinta unita? Macché, per pedalare in periferia o in campagna pare sia obbligatorio indossare roba carnevalesca, tutta coperta da marchi di sponsor che dello sponsorizzato, peraltro, se ne sbattono, mai una lira, fi guriamoci. Come se un automobilista, per andare al mare, vestisse la tuta di Alonso, con le sue belle scritte. Niente, un festival del fucsia, del verdemela mixato giallo limone e oro, dell'arancio blu cobalto. Con il caschetto argento vivo. Con gli occhiali da Stelvio anche lungo il Po, con la spocchia di chi può occupare l'intera carreggiata, tanto se mi azzardo a infastidire arriva la "pula e fi nalmente mi sbatte in galera. A me, che guido la berlina e che, per questo, devo essere punito a prescindere, comunque, guarda un po'. Ciclisti, del resto, i veri fi ghi, gli unici. Quelli che mi indicano la via. E intanto, sulla via, fanno i padroni. Nel giusto solo loro, incompresi dentro un mondo di ingiustizie. Bravi. Grazie.
venerdì 7 settembre 2012
Approposito di stile
Il Grigio secondo voi perchè è in quella posizione ???
sta leggendo i cartelli ???? oppure ......
fa la pennica ?????
grande Grigio è stata una bella pedalata in Val Maggia (Ch)
qui il resto delle foto :-)
https://picasaweb.google.com/114869016018937502680/19082012VALMAGGIACHLAGHIDELNARET#
giovedì 6 settembre 2012
RITORNI...
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