Ecco un breve resoconto di come siamo arrivati a partecipare alla gara con Bicicapace e qualche immagine.
Frank, qualche anno fa, si è incaponito con l’idea di realizzare una bici da
trasporto compatta e agile: alla manifestazione “fa la cosa giusta”, presso lo
stand della “Stazione delle biciclette”, quest’anno ho finalmente visto il
frutto delle sue fatiche.
Ci ho fatto pure un giretto, per curiosità, e sempre per curiosità mi sono
chiesto come sarebbe stato partecipare ad una gara in fuoristrada riservata
alle mtb, con un mezzo come quello.
A Frank l’ho detto, una settimana dopo mi ha invitato a ritirare una
Bicicapace versione race, sabato 16 ero in gara alla 6 ore singlespeed di
Cremona, manifestazione ospitata all’interno della 24 ore del circuito
nazionale di endurance.
Le modifiche, rispetto alla versione di serie, consistono nella rimozione dei
parafanghi e del portapacchi anteriore, sostituito con una piastra di alluminio
lavorato che attira assai l’attenzione, oltre ad un diverso manubrio più idoneo
alla guida in fuoristrada.
Il risultato, in una bella livrea nero opaco, ha attirato molta attenzione in
gara, molti concorrenti si sono complimentati per la simpatica bicicletta e mi
hanno chiesto come si comportava, veniamo al dunque quindi.
La posizione di guida è molto confortevole e raccolta, comunque poco
corsaiola, lo sterzo molto pronto per via della ruotina che però in fuoristrada
diventa un po’ impreciso e ti abbandona nei tratti sabbiosi o sdrucciolevoli;
la rigidità e notevole, granitica direi, Cremona ha rappresentato un bel test
di resistenza fisica per via del fondo duro e corrugato, 24 ore non le avrei
rette di sicuro, ero curioso di vedere se qualcosa avesse ceduto, con tutte
quelle vibrazioni…
Invece niente, nessun allentamento, nessuna foratura, solo un sacco di
divertimento, mi sa che dovrò studiare qualcosa di alternativo anche per il
prossimo anno..
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