lunedì 12 luglio 2010

STELVIO, QUALCHE ANEDDOTO

Con il Grigio, raggiungo nel pomeriggio di sabato il resto della banda che si è accampata a Cepina, borgo alla periferia di Bormio, occupano un lussuoso appartamento che, oltre alla mancanza di un balcone, si fa notare per il soffitto della sala in stile stalattiti di meringa e un lampadario troppo basso sul quale poi, ahimé, cozzerò più e più volte la capa.
Siamo tutti qui per approfittare della chiusura della strada che porta al passo dello Stelvio, perlomeno il versante Lombardo, motivo il Mapei Day,manifestazione sportiva che fa a chi arriva prima in cima pedalando,correndo o skirollando.
Il buon Turbo appartiene quest’ultima categoria, il resto della banda, chi iscritto ufficialmente e chi no, tenterà l’ascesa in bicicletta.
La domenica mattina, mentre Grigio e Turbo si infilano nel marasma dei partenti ufficiali, io, Vitto, Sabrina e Attilio iniziamo l'ascesa,pochissima gente sulla strada che da lì a poco verrà chiusa e un gran senso di pace.
Metto quasi subito il 39x25, il massimo a disposizione e a passo tranquillo inizio la salita, come me anche gli altri procedono regolari, dopo qualche km vengo raggiunto dai primi skirollisti, vanno come pazzi, a meno di 1 km dal bivio per la Svizzera sono sorpassato anche dai podisti, stessa cosa,altri pianeti.
Arrivano anche gli altri ed insieme incitiamo gli atleti, purtroppo qui commettiamo l'errore di dare retta alla dottoressa e farci convincere ad allungare la gita,decidendo di effettuare la variante ad anello del passo,scendendo a Santa Maria in Svizzera per poi risalire, nuovamente in Italia,da Prato allo Stelvio.
Scivolo sulle note e sulla bellezza dei posti attraversati, dico solo che quando arrivo a vedere, dal basso, i 30 tornanti che mi separano dal passo,la benzina è già finita, il caldo ustionante (abbiamo attaccato la scalata alle 13, da fulminati), l’acqua evaporata e il cervello in pappa, rimane solo quella sciocca forza di volontà che ti dice che non devi mollare.
E infatti in cima arriviamo, stanchi ma soddisfatti, na birretta e un panino il giusto premio, possiamo infilarci i giubbini e lanciarci nuovamente verso Bormio,stavolta in gara con le moto.
Foto a breve.

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