lunedì 1 febbraio 2010

5 TERRE, DALLA PIANURA AL MARE

Gita alle 5 terre? Perché no, annamo in singlespeed? mmmm, tengo la bici da corsa ferma da mesi, potrei…Gianni ci sei? Bueno siamo in 2, anzi, siamo in 5, Turbo e Vitto e Roby sono con noi, tutti sulla specialissima, e vai!
Alle 6.45 il furbone è già carico e alle 7 siamo già in viaggio, a Melegnano sentiamo Spiedo che ci avvisa di un ritardo per via della neve che sta cadendo, ma che, scherza? Qui non dico sole ma il tempo è bello, quel burlone, magari abbiamo capito male.
A Piacenza capiamo che non scherzava, a Parma siamo in piena nevicata sul nastro d’asfalto da percorrere a 50kmh, che strana gita!!!
Sulla cisa, dietro gli spazzaneve, intravediamo Ben alla guida della sua Kangoo gialla, a me mi piglia un po’ d’abbiocco e manco faccio in tempo ad appoggiare l’orecchio sul sedile che zac…il furbone s’intraversa, fa un paio di evoluzioni in stile circense e poi si rimette dritto, guardo il Turbo che si è fatto serio e che sta ancora pensando a quanto è successo, giuro che io non ho fatto niente, queste sono le sue prime parole.
Meno male, gli facciamo coro noi!
Finito l’attimo di smarrimento, tra una risata e l’altra, scolliniamo attraverso la galleria, all’uscita ci attende la sorpresona, zero neve dal cielo, zero cielo sulla strada, zero sulle montagne circostanti, just a dream?
Alle 10 siamo al ritrovo, saluti baci & abbracci e si parte, sotto un cielo azzurro che incornicia un sole giallo limone, temperatura freddina che si dimentica ben presto sulla prima salita verso Biassa.
Sali, scendi, risali e ridiscendi, aspetta, riparti, tira, spingi e cazzo che fatica, Monterosso ci sei?
C’È, e c’è anche il Ciak con il suo risotto alla pescatora, uno che col pesce cià talmente feeling che gli chiedi “ma c’hai la bici da corsa? E come no, una Marlin!!!
Il treno per la Spezia è preso per un capello, forse due, in un lampo siamo ai mezzi, ri-baci e ri-abbracci, bella la vita!
Ed ora le premiazioni, della serie “io t’ammiro” , citazione d’onore ai seguenti:

Ema per essere stato super su ogni salita, un vero singlespeeder.
Spiedo e Mario per i polpacci nudi, tremavo dal freddo io x loro.
Gabriel per i guanti senza dita, io le avrei perse.
Mario again per la divisa, er mejo.

Un saluto anche a tutti gli altri e un pensiero a coloro che non si sono visti, bloccati dalla nevicata o traditi dall’ingegneria automobilistica teutonica, alla prossima!

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