lunedì 19 marzo 2012

RITORNO SUL CANALE CAVOUR


Si entra in Piemonte dopo Turbigo.

Alto stretto passaggio ciclabile sul ponte di ferro.

Il Ticino.

Arrivo a Galliate, il castello.

Stretto passaggio che necessita manubri xc anni 90.

Insenature lacustri o fac-simile.

Comune di Recetto, qualche indicazione.

Il Sesia in una brutta vista.

Alfa Romeo 164 cabrio in cattivo stato di manutenzione.

Arrivo a santhià.

La curiosità di percorrere tutto il canale mi era rimasta, lo scorso anno infatti ne avevo trovato lo sbocco sul ticino e percorso una parte fino al canale regina Elena, poco sopra Novara.Stavolta l'idea era di arrivare almeno fino a Santhià, se non Chivasso.
Così è stato, anche se la necessità di non perdere tempo a cercare le corrette diramazioni mi ha portato a superare qualche ponte camminando in bilico sul parapetto, a percorrere una massicciata ferroviaria, ad attraversare il cantiere di un nuovo ponte in costruzione sul Sesia.
Va segnalato che la ciclabile prevista e realizzata qualche anno fà, ormai versa in cattive condizioni ed in stato di abbandono, molto meglio percorrere la sterrata del consorzio irriguo che accompagna il canale sul lato opposto, anche se i cartelli indicano la necessità di un permesso.
Per il resto aironi a profusione, cormorani, qualche grossa nutria, tanto lavoro nei campi e tranquillità, il ritorno in treno da Santhià a Rho la giusta ricompensa alla fatica fatta.

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