mercoledì 11 luglio 2012

ACQUAZZONE ESTIVO

Venerdì 6 Luglio 2012 verrà ricordato per il super acquazzone che ha impestato le nostre zone, ovviamente era anche la data di ritrovo per l’annuale cena dei ciclisti sul Ticino, rito che si consuma da diversi anni, immancabilmente.
Ciò detto, aggiungo che a codesta riunione partecipano ciclisti di diversa estrazione, randonneurs principalmente, gente che non si spaventa per 4 gocce d’acqua, manco per 8.
E così, dopo esserci ritrovati già belli che zuppi, siamo partiti da Lainate in direzione di Castelletto di Cuggiono verso le 19.00, approfittando di un momento di pausa piovosa che speravamo durasse a lungo e che invece si è rivelato il solito scherzo del maltempo che appena sei partito, zac, ti castiga prontamente.
Seguendo il sentiero che corre lungo il canale Villoresi, ormai trasformato in torrente, come maschere di fango pedalanti, siamo infine giunti alla meta in condizioni pietose, ed infatti ci siamo visti parcheggiare all’aperto sotto un porticato, unici clienti della serata a godere di questo speciale trattamento di favore.
Dopo 10 min, onde evitare di rimediare come minimo un raffreddore, ci siamo spostati all’interno, in zona zanzare, la cena si è consumata tra le consuete risate e i racconti di rito, novità di quest’anno l’espressione in lingua inglese che ovviamente non tutti conoscono e che per questo rende ancora più divertente il ricorrervi.
Tutto quanto sopra esposto per dire che, in questi casi, l’abbigliamento anti pioggia è essenziale: io che mi ero presentato all’appuntamento con i soliti boxer con patello indossati sotto un paio di pantaloncini corti in cotone, come faccio ogni volta che mi reco al lavoro in bici, ho sofferto tantissimo.
Cenare con l’intimo bagnato mi ha infatti regalato, lungo la via del ritorno, una serie di bruciori e dolorose fitte che provenivano dalle parti basse del mio corpo, a casa ho scoperto che le cuciture del patello avevano per bene lavorato la mia pelle sensibile, una serie di abrasioni costituiranno il ricordo della serata.
Ho testato in quest’occasione un giacchino impermeabile dell’Endura, il Photon, acquistato il giorno prima; devo dire che mi sono trovato bene, il capo è realmente impermeabile senza risultare sigillante come i normali “plasticoni” che ti lasciano bagnato sotto più che sopra, l’abbinamento con i pantaloni ¾ impermeabili è d’obbligo, sarà il mio prossimo acquisto.

4 commenti:

  1. Pasta di Fissan, un cicchetto di Latte di Vecchia e che dire ......... Piove Governo Ladro !!!

    Peace & Beer Zanna

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  2. MA non è che il Tuo "corpicino" stia diventando troppo delicato ?

    Gianni Biffi

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  3. anch'io avevo un capo Endura da testare ma un 3 strati + adatto ad una Londra-Edimburgo-Londra e, visto il caldo sofferto nei giorni precedenti avevo pensato che "...ah,finalmente piove pesante e me la voglio prendere tutta sulla pelle...e poi non farà in tempo ad abbassarsi troppo la temperatura..." Ottima invece la mia front bag Ortlieb che ha tenuto al diluvio e lasciando asciutto il cambio, comprese le infradito Havaianas...
    Locale (diventato?) troppo fighetto compreso il conto di 40€...

    stay dry
    stay fissan

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  4. Locale da bannare assolutamente per il futuro, meglio cercare qualche soluzione più reale e casereccia, qualcosa di veramente per ciclisti....

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