mercoledì 24 marzo 2010

COL BUCO O SENZA?

Almeno una volta nella vita mi piacerebbe provare ad essere donna, non tanto per sperimentare le gioie del "ciclo" mensile o la discriminazione sul posto di lavoro, tanto meno l'ebbrezza dell'amplesso visto dall'altra parte, semplicemente per verificare se, senza attributi, pedalare diventi affare meno fastidioso.
A me, non sò a voi, le palle stanno sulle palle, si frappongono, intersecano, ostacolano tra di loro, litigano con la punta del sellino; il batacchio, per non essere da meno, si agita, trasla, si muove su piani spazio temporali mai adeguati e sempre in contrasto con le pieghe del fondello o delle mutande, insomma una vera seccatura!
Dopo qualche ora di pedalata, allietata dal sopra riportato campionario di sofferenze, si aggiunge la sindrome del dormiente, la pressione del peso corpereo da una parte, la resistenza del sellino dall'altra, il perineo, questo misterioso sentiero che dallo scroto conduce allo sfintere, s'indolenzisce e sopisce le circostanze e le analogie.
L'effetto che fà è variabile, dipende dal peso, dal chilometraggio, dal tipo di sellino, dalle grazie della fidanzata più una serie di altri fattori magari trascurabili come il ricorso a polvere di corno di rinoceronte, estratto di moscquitos marocchino o radici varie provenienti dal lontano oriente.
Stiamo parlando di pressione e compressione, in materia c'é molta comprensione, almeno a giudicare da come l'industria bellica del ciclo ha reagito di fronte al miraggio di potenziali danni all'apparato riproduttivo, allo spettro della prostata (il ciclista, si sà, nasce già vecchio) oltre a danni all'uretra e brutte figure con l'universo femminile, anche se il vero ciclista tra una scatola di viagra e l'ultimo modello di ruote ultraleggere non ha dubbi su cosa scegliere.
L'ho presa larga per via di una digestione difficoltosa, arrivo al punto: sellini con il buco.
In quel buco, gli ingegnieri progettisti diplomati, certificati, battezzati e un pò frustrati, pensano di infilare tutto il vostro perineo, alleggerendolo dalla pressione pericolosa, come se frequentassero abitualmente le nostre zone erogene (sardegna, sicilia) e avessero preso misure un pò a tutti.
Io, candidamente ammetto, che il mio non l'ho mai fatto vedere a nessuno, almeno non a un' ingegnere, anche se con questo potrei aver bruciato ogni possibile futura frequentazione di professioniste del regolo e dei calcoli strutturali.
Tornando al buco, mia ultima ossessione, mi chiedo perchè debba essere così stretto, è una fatica,
sembra quasi che ci sia solo perchè deve esserci, in ossequio a dettami di moda e poc'altro, la sua reale funzione, a parte poche selle sul mercato, mi pare vana, indecisa.
Quindi mi son deciso, o quasi, non avendo il coraggio di acquistare subito una no nose saddle, sella senza naso, cioè solo posteriore e ciccia, mi sono orientato su di un modello che mantiene la forma tradizionale e sostituisce però la parte dove il perineo si appoggia con una camera d'aria gonfiabile a piacimento.
Volendo, ed è quello che ho intenzione di fare, la camera pneumatica si può rimuovere del tutto.
Non vedo l'ora che arrivi, non vedo l'ora di provarla, vi saprò dire come si comporta dopo ampi test sul campo.

3 commenti:

  1. Lascia perdere quello che dicono gli ingegneri.....in realtà il buco ha come unica funzione quella di creare una condizione mentale propensa al piacere, condizione che si verifica abitualmente in un uomo posto d'innanzi ad un buco.
    Se noti anche la forma del buco stesso, non lascia alcun dubbio e induce piacevoli similitudini.

    La sella senza naso l'ho provata, e a me ha fatto sopratutto ridere, l'amico che la usava, dopo essersi dichiarato inizialmente entusiasta, l'ha tolta dopo circa un mese.

    Della "pneumatica" non avevo mai sentito parlare.

    erudici, erudiscici, eruttaci....insomma facci sapere.

    bye Chicco

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  2. io credo che la sella non c'entri una ceppa. Con naso senza naso , orecchiuta, panciuta , snella , della divani & divani .... non e' lei la colpevole del difacimento del "bigolo del ciclista" . E' ormai certo che questa sindrome ," il bigolo del ciclista" appunto che fa il verso al "gomito del tennista" e' da ricondurre a una reazione del corpo legata alla costante e cronica mancanza di figa che affligge chi sceglie di pedalare . In sintesi il corpo reagisce cercando di eliminare cio' che non viene usato a dovere ! le propri insci' ! datemi a tra e non spendete inutili soldi in selle che promettono inutili erezioni. dott. Gris

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  3. Grigio,

    non mi preoccupo, con tutto lo spam di viagra che mi mandano tutti i giorni, posso campare di rendita per 100 anni, io però del buco avrei parlato ancora.

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