lunedì 19 aprile 2010

CREMONA 2010, TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO CHIEDERE E AVETE CHIESTO.

Le previsioni di tutta la settimana rendevano il pronostico meteo arduo quanto una roulette russa giocata in 2, alle 17 di venerdì 16, quando Turbo è passato a prendermi, la pioggia milanese aveva appena iniziato a scendere.
Chicco, sentito telefonicamente, ci confortava, a Cremona il tempo non è male, bella lì!
Giungiamo in tempo per montare la mia superba tenda scozzese, aspettare il trio elevetico Cristoph, Cecile & max per poi fiondarci alla pizzeria Dordoni dove, dopo solo un paio d’ore di attesa, riusciamo a masticare il sospirato disco di pasta farcita.
Chicco ci allieta con la visione di una sigaretta elettronica da 49€ di listino che simpaticamente rilascia vapore acqueo, fuori intanto si scatena il finimondo e inizia a scendere acqua a catinelle.
La notte ha la colonna sonora del telo percosso e colpito dalle gocce che precipitano senza vergogna, l’ultimo pensiero prima di addormentarmi è sempre lo stesso, ma chi me l’ha fatto fa?
Il mattino ha l’oro in bocca e porta una pausa delle ostilità, smette di piovere insomma, c’è il tempo e la voglia per accogliere la squadra del Minimoimpatto pro-M team che si presenta in numero perfetto (3) con una formazione assai inedita composta da Vitto, Roberto & Lorenzo.
Si anima anche l’accampamento dei Lobos e in men che non si dica ci ritroviamo sulla linea di partenza, poco prima delle 14, giusto in tempo per gustare la ripresa delle precipitazioni atmosferiche.
L’assaggio dura poco, il via è già stato dato, ci ritroviamo a correre tutti insieme verso le amate biciclette parcheggiate qualche centinaio di metri più in là, personalmente sono piazzato bene, parto in quarta e per un paio di giri galleggio in ottima posizione, poi quelli di cilindrata più grossa mi passano e io rimango da solo a gestire le energie e le voglie.
Gli ultimi giri li faccio per inerzia, poca acqua e pochi rifornimenti, c’è comunque il tempo per una volatona tiratissima con Cristoph che mi regala il decimo posto, la posiziona più loffia di tutte, quella che ti permette di dire, ehi, sono entrato nei primi 10, senza specificare ovviamente.
Il dopo gara è griglia e ancora acqua, abbiamo appena finito di fare la sacrosanta doccia che si scatena di nuovo il finimondo, mi consolo più tardi ragionando con gli altri di accoppiamenti con extra dilatazione del glande e donne russe con femori da 94cm, per i dettagli chiedere allo Zio Ezio.
Intanto i magnifici 3, a dispetto del numero cospicuo, stanno facendo il loro in modo egregio, molto bravi, da parte mia mi sparo una dormita con la solita colonna sonora e al mattino mi alzo con la sorpresa di trovare il campo già smobilitato, alle 3 del mattino hanno sospeso la gara e in tanti sono già pronti a levare le tende, in senso letterale.
Che fare? Approfittare della griglia intanto, il mastellone strapieno di carne magicamente si svuota in qualche ora, Ruben finalmente è felice, rimane la visione della disfatta del sistema agonistico xc, un campo privo di vita intorno a noi, nel mezzo di questo oceano di tristezza svetta la bandiera sull’isola del mondo monomarcia che indefesso ed incurante mastica costine e beve birra tra una battuta e l’altra.

4 commenti:

  1. Quanto si stava bene domenica mattina?

    RispondiElimina
  2. Grande Adrenalina, da me ha piovuto tutta la mattina e pure il pomeriggio vi immaginavo zuppi mentre & invece l'avete schivata, Grandi.

    Z

    RispondiElimina
  3. Mi piace il concetto di disfatta del sistema agonistico XC !
    Aggiungo: abbasso le salite inutili !

    RispondiElimina
  4. Domenica mattina, la prova che il dopo gara è piacevole quanto la gara stessa, a volte anche meglio!

    RispondiElimina